Emergono i primi risultati dell’autopsia sulla neonata trovata morta insieme a una donna a Villa Pamphili: proseguono le indagini.
Nel cuore della Capitale, il ritrovamento dei corpi senza vita di una neonata e di una donna a Villa Pamphili ha dato il via a un’indagine complessa e delicata. Mentre a Garlasco i RIS si sono presentati nella villetta dei Poggi con laser scanner e droni, a Roma gli inquirenti stanno cercando risposte tra gli alberi e i sentieri del parco. Il sospetto più grave è che la bambina possa essere stata uccisa per strangolamento, ma molti dettagli restano ancora da chiarire.
Tragedia a Villa Pamphili: i sopralluoghi e le testimonianze
La Procura di Roma, come riportato dall’Ansa, ha convocato un vertice per fare il punto sull’indagine. Nel frattempo, sono ripresi i sopralluoghi a Villa Pamphili da parte della polizia scientifica. Gli investigatori stanno cercando elementi utili ad accertare la dinamica dei fatti, esaminando anche le immagini di videosorveglianza della zona.
Alcune testimonianze, che parlavano di un uomo visto con un fagotto in braccio, sono state smentite dalle verifiche condotte finora. Si ipotizza che la donna fosse morta già da qualche tempo, coperta da una busta nera nei pressi di alcuni oleandri vicino all’ingresso su via Olimpica.
La bambina, secondo i primi riscontri, potrebbe essere deceduta in un secondo momento, forse la sera prima del ritrovamento. La presenza delle due nel parco fa pensare che potessero aver vissuto lì, dormendo in giacigli di fortuna.
I risultati preliminari dell’autopsia sulla neonata
Secondo quanto emerso dagli accertamenti medico-legali, aggiunge l’Ansa, sul corpo della bambina di circa sei mesi sono stati riscontrati segni compatibili con uno strangolamento. Tuttavia, ulteriori verifiche sono in corso per determinare con certezza le cause della morte. Il corpo della piccola è stato rinvenuto sabato all’interno del parco, a circa 200 metri da quello di una donna, che si presume possa essere la madre.
L’autopsia sul corpo della donna non ha evidenziato segni di violenza, ma saranno fondamentali i risultati degli esami tossicologici per capire se il decesso sia avvenuto a causa di un’overdose. Sul cadavere sono stati notati diversi tatuaggi distintivi, tra cui un surf con un teschio e un disegno floreale.
Questi particolari potrebbero essere utili per l’identificazione, che finora non ha dato esito tramite le impronte digitali. Gli investigatori ipotizzano che le due vittime siano straniere, forse dell’Est Europa o scandinave, e che fossero in Italia da poco tempo.
