Vincenzo Desario è morto all’età di 87 anni. Per anni è stato una delle figure di riferimento della Banca d’Italia.
ROMA – Economia italiana in lutto. E’ morto all’età di 87 anni Vincenzo Desario, figura storica della Banca d’Italia. La notizia della scomparsa del manager è stata da La Repubblica domenica 29 novembre. Massimo riserbo sulle cause della morte di una delle persone più apprezzate a livello manageriale in Italia. E i ricordi sui social non sono mancati.
Con il suo decesso si chiude una pagina di storia importante per l’Istituto di via Nazionale. Per anni, infatti, è stata una presenza fissa nella struttura, tanto che Mario Sarcinelli ha parlato di un “esegeta di norme con fama di ispettore vero”.
Chi era Vincenzo Desario
Vincenzo Desario è stata una presenza fissa alla Banca d’Italia. Una figura di riferimento per l’istituto di via Nazionale. L’arrivo in quella struttura è avvenuto nel 1959 quando, dopo aver vinto il concorso, ha iniziato la sua carriera direttiva.
Molto apprezzato dai vertici di Bankitalia, Desario ha ricoperto diversi ruoli per l’ente. Nel 1993 è stato nominato vicedirettore generale. Un incarico ricoperto un solo anno. La decisione di cambiare i vertici, infatti, ha portato il manager a diventare il numero uno dell’Istituto. Al vertice della Banca d’Italia è rimasto fino al 2006, quando ha deciso di andare in pensione con la carica di direttore generale onorario.
Vincenzo Desario morto
Una figura molto apprezzata all’interno della Banca d’Italia. Riconoscimenti arrivati fino a pochi anni fa. L’ultimo è stato il premio Donato Menichella. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo dell’economia e manageriale italiano.
A via Nazionale si ragiona come ricordare quella persona che per anni ha ricoperto il ruolo di direttore generale. Le decisioni ufficiali saranno comunicate nelle prossime settimane, ma non si esclude l’istituzione di un premio per ricordare Desario.