Il bilancio del Dipartimento della Pubblica Sicurezza sorride al calcio italiano: diminuisce il numero degli scontri, aumenta quello dei tifosi.
ROMA – I tifosi gradualmente stanno ritornando allo stadio. E’ questo quanto si evince dal bilancio pubblicato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Al termine del girone di andata la media del numero delle persone presenti in un impianto sportivo è salito da 24.500 a 25.200 a gara con l’azzeramento degli incidenti nei pressi dello stadio.
L’Osservatorio lancia comunque l’allarme per gli scontri che avvengono sulle vie di trasporto per arrivare all’impianto. I numeri sono inferiori ma sicuramente continuano a preoccupare. I feriti durante gli scontri sono scesi da 30 a 15. In calo anche quelli civili da 23 a 19 oltre che le forze dell’ordine da 24 a 15. Aumentano, invece, gli steward contusi che passano da 3 e 5. Una diminuzione netta in alcuni casi che porta anche ad abbassare il numero dei tifosi arrestati (da 25 a 18) e di quelli denunciati (da 431 a 299).
Violenza negli stadi, meno Forze dell’Ordine impiegate. Diminuiscono gli scontri sulle autostrade
Il Dipartimento segnala come in Serie A ha subito una diminuzione anche il numero delle Forze dell’Ordine impegnate durante una partita con circa un 5% in meno rispetto alla scorsa stagione. Aumenta invece nel campionato cadetto con un incremento del 10%.
Le buone notizie, però, non finiscono qui. In calo il numero degli atti incivili sulle autostrade o negli autogrill. Sono 30 queste condotte rispetto ai 67 di un anno fa. Numeri che l’Osservatorio spera di trovare in diminuzione anche nella seconda parte di stagione.
Un obiettivo non semplice da raggiungere visto che il Dipartimento precisa come gli scontri registrati durante il girone di andata sono dovuti alle “profonde carenze-assenze delle società calcistiche e delle Leghe”. Proprio su questo la FIGC con il nuovo presidente Gravina sta lavorando da tempo e nei prossimi mesi si potrebbero avere delle novità.
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