Giuseppe Cruciani al centro della polemica durante La Zanzara: le sue dichiarazioni su Meloni, violenza rossa e il sindaco di Bologna.
Nell’ultima puntata de La Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha scatenato un acceso dibattito toccando argomenti che vanno dalle elezioni americane alla violenza dei collettivi e la gestione della sicurezza in Vaticano. Ma non è tutto: un’accesa critica anche al sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e un sorprendente commento sul caso del falconiere della Lazio, licenziato per alcune foto compromettenti.
Cruciani sulla violenza rossa: un pericolo invisibile?
Il conduttore di La Zanzara ha espresso il suo dissenso riguardo alla continua retorica sul fascismo, sostenendo che mentre si parlava costantemente di pericoli per la democrazia legati al governo di Giorgia Meloni, non si pone l’attenzione su una realtà ben diversa.
Cruciani ha dichiarato: “Abbiamo sentito parlare per mesi di fascismo, la Meloni come pericolo per la democrazia. Ogni santissimo giorno in alcune trasmissioni di una rete che è la settima rete, l’evocazione del pericolo fascismo. Poi invece si viene ad apprendere che 273 agenti feriti nel 2024 durante manifestazioni, tutti vittime di attacchi di collettivi e centri sociali. Violenza rossa di presunti antifascisti. Dov’è il pericolo per la democrazia? Dov’è il pericolo per i nostri agenti?”.
Il sindaco di Bologna nel mirino di Cruciani
Il conduttore ha poi criticato Matteo Lepore, sindaco di Bologna, per le sue dichiarazioni a favore di un dialogo con i manifestanti violenti che avevano recentemente devastato la città.
Cruciani ha ironizzato: “Il dottor Lepore invita quelli che hanno devastato la città a venire in Comune e parlare di come costruire la città. Scusi, caro sindaco, ma secondo lei, quelle persone lì vogliono costruire la città se l’hanno appena distrutta?”.
La sicurezza in Vaticano e il paradosso dell’accoglienza
Uno dei temi più scottanti toccati durante la trasmissione è stato il contrasto tra le politiche di accoglienza in Italia e le recenti misure di sicurezza introdotte in Vaticano.
Giuseppe Cruciani ha sottolineato come il Papa, simbolo di accoglienza, abbia deciso di “blindare i confini” e adottare politiche severe nei confronti degli immigrati clandestini: “Il capo dello Stato estero chiamato Papa è per l’accoglienza in Italia, e poi blinda le sue frontiere”.
Il caso del falconiere della Lazio
Infine, non sono mancati i commenti sulla vicenda del falconiere della Lazio, Juan Bernabé, licenziato dopo aver pubblicato sui social alcune foto di un intervento medico al pene.
Cruciani ha espresso la sua solidarietà nei confronti di Bernabé, dichiarando: “Voglio dire una cosa su due persone discriminate: il falconiere della Lazio e il medico Antonini. Licenziati! Vergogna, vergogna, viva la libertà! Non si capisce perché è più grave mostrare un augello piuttosto che fare il saluto romano. Libertà, libertà, libertà!”.