Da vittima di stupro a influencer ‘bionica’ senza una gamba: la sconvolgente storia shock di Nina Rima diventa un libro.
Nina Rima, influencer milanese, ha recentemente condiviso la sua storia travagliata in un’intervista a Vanity Fair, coincidente con l’uscita del suo libro dal titolo “Tutto quello che non ti aspetti”. La giovane donna è stata violentata quando aveva appena 15 anni ed ha perso una gamba due anni dopo.
Nina Rima violentata a 15 anni: il racconto shock
Durante il periodo dell’adolescenza Nina attraversava un periodo buio, caratterizzato da abuso di sostanze e uno stile di vita sregolato. Fu durante una di queste “notti brave” che subì un’aggressione sessuale, un evento che l’ha profondamente segnata.
“Era un uomo di 40 anni, mezzo spacciatore e mezzo deejay. Mi disse che quando si faceva, gli veniva voglia. Che dovevo lasciarmi andare. L’ho respinto, mi ha inseguito. L’ho scampata per un po’ finché non mi sono ritrovata con le spalle al muro, senza più spazio per scappare”, ha aggiunto la modella.
Nel suo libro autobiografico romanzato, Nina Rima ha scelto di utilizzare nomi di fantasia per molti dei personaggi. Tuttavia, ha deciso di mantenere il vero nome del suo aggressore: Luigi.
Nina lo descrive come una figura ambigua nel mondo notturno: “Era a metà tra un deejay e uno spacciatore”, ha spiegato nell’intervista. Ha aggiunto un dettaglio particolarmente allarmante sul suo modus operandi: “Raccontava che nelle discoteche si fingeva un carabiniere per perquisire i ragazzini e sottrarre loro la droga”.
Cosa è accaduto quella drammatica sera
La sera dell’aggressione, Nina si trovava in una situazione vulnerabile, senza un luogo sicuro dove passare la notte. Questa circostanza la portò a cercare rifugio in un appartamento dove Luigi e i suoi amici erano soliti organizzare feste. Fu in questo contesto che si verificò l’orribile violenza.
“Cominciamo a pippare. Lui ha provato a baciarmi e io l’ho frenato. Mi ha risposto che quando si faceva, gli veniva voglia. L’ho respinto, mi ha inseguito. L’ho scampata per un po’ finché non mi sono ritrovata con le spalle al muro, senza più spazio per scappare. Così mi ha presa: mi teneva ferma per le mani e con il suo corpo sul mio. Sentivo il peso addosso. Ci avrà messo cinque minuti a venire. Poi mi ha detto: “Se sapevo che eri così mi risparmiavo la fatica”. Se potessi dirgli qualcosa, gli augurerei di avere una figlia femmina”, racconta ancora Nina Rima.
Dopo la violenza sessuale, Rima ha avuto difficoltà ad approcciarsi con gli uomini, compreso il marito Giuseppe Elio Nolfo: “Non sono più riuscita a fare sesso con nessuno. Tutt’oggi che sono felicemente sposata, a volte mi capita ancora. Magari si crea una situazione carina tra me e mio marito , stiamo per, mi torna in mente quella notte e, bum, basta. Gli dico: ‘Scusa amore, adesso no, non ho più voglia’. Quei cinque minuti durano anni”.
La perdita della gamba
Due anni dopo, a 17 anni, un incidente le ha causato la perdita di una gamba. Dopo un periodo di circa due mesi e mezzo tra ospedale e riabilitazione, Nina è riuscita a riprendere una vita simile a quella di qualsiasi altra ragazza della sua età.
Prima dell’incidente, Nina stava muovendo i primi passi nel mondo della moda, avendo stabilito contatti con un’agenzia. Tuttavia, quando la notizia dell’amputazione si è diffusa, l’agenzia ha interrotto ogni comunicazione.
Nonostante questo contraccolpo, Nina ha trovato un nuovo percorso per esprimersi. Il suo profilo Instagram, che vanta oltre 180mila follower, è diventato una piattaforma dove condivide apertamente la sua vita quotidiana.