Violenza sulle donne: “La gelosia è una forma d’amore”, scatta l’allarme tra i giovani

Violenza sulle donne: “La gelosia è una forma d’amore”, scatta l’allarme tra i giovani

Violenza sulle donne in Italia, scatta l’allarme tra i giovani: il 30% crede che la gelosia sia amore, il 39% ha subito violenza. I dati.

La violenza sulle donne e il controllo delle relazioni tra i giovani sono fenomeni sempre più preoccupanti. Un’indagine condotta da Differenza Donna su ragazzi e ragazze tra i 14 e i 21 anni, intitolata “Giovani Voci per Relazioni Libere“, ha rivelato dati allarmanti.

La gelosia e la diffusione della violenza sulle donne: i dati

Secondo la ricerca, come riportato Rai News, il 30% dei giovani ritiene che la gelosia sia una dimostrazione d’amore, con un picco del 45% tra i più giovani (14-15 anni).

Non solo, ma il 19% dei giovani considera accettabile l’uso della geolocalizzazione per monitorare il partner, una pratica che riduce la fiducia a favore di una supervisione invasiva.

Questo atteggiamento si intreccia con altre forme di controllo, come la scelta sull’abbigliamento o la limitazione delle uscite. Il 61% delle ragazze ha subito controllo sulle proprie uscite, con il 18% che dichiara di essere continuamente monitorata.

Il rapporto denuncia che il 39% degli intervistati ha subito almeno una forma di violenza, con percentuali ancora più alte tra le ragazze (43%) e le persone non binarie (55%).

Le forme più comuni di violenza includono lo stalking (33%), la violenza verbale (30,5%), psicologica (26,7%) e, in misura minore, quella fisica (14,4%) e sessuale (11,6%).

I responsabili sono nella maggior parte dei casi persone conosciute: nell’87% dei casi si tratta di conoscenti, mentre il 30% coinvolge familiari e il 27% partner o ex partner.

Nonostante la gravità di queste situazioni, solo l’1% si rivolge ai Centri Antiviolenza, mentre il 25% sceglie di non parlarne con nessuno.

I stereotipi di genere e il ruolo dell’educazione

La ricerca evidenzia che il 21% dei giovani percepisce i ruoli di genere come biologici, con percentuali più alte tra i maschi (25%). Inoltre, l’associazione della mascolinità a “forza e potere” perpetua una cultura tossica che limita lo sviluppo di relazioni sane.

Al contrario, la femminilità sembra essere in evoluzione, incorporando tratti come coraggio e determinazione, ma non senza difficoltà: nel settore STEM, il 5% dei maschi ritiene le ragazze meno predisposte biologicamente.