L’associazione Telefono Rosa ha denunciato un trend preoccupante legato alla violenza sulle donne, in netto aumento.
Un momento estremamente drammatico, per tutte le donne italiane. La fotografia della situazione attuale è terribile. I casi di violenza sulle donne sono in aumento. Eppure, allo stesso tempo, le denunce alle autorità competenti diminuiscono. I numeri legati alle violenze e ai femminicidi aumentano a dismisura, ma le donne che denunciano i propri aggressori sono sempre meno. Questo è quanto emerge da un’analisi di Telefono Rosa, che evidenzia i tragici numeri legati all’emergenza.
Le parole che mettono in evidenza la drammatica situazione provengono dalla presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli. “Abbiamo avuto un’impennata di ragazze che denunciano a noi ma poi non si sentono di andare oltre quando gli si propone aiuto a denunciare. I dati del ministero dell’Interno non tengono conto del sommerso, di quanto sia aumentata la violenza sia dentro i nuclei familiari sia gli stupri e la violenza di strada”. Queste le parole di Carnieri Moscatelli a LaPresse.
Perché non si va fino in fondo?
La presidente, che si occupa di violenza di genere dal 1988, spiega perché molte donne evitano di andare fino in fondo con le loro denunce nei confronti degli aggressori. “Hanno paura del processo, delle conseguenze mediatiche. Per esempio i commenti sul fatto di essere ubriache, come è accaduto alle due studentesse irlandesi di Modena, anche abituate a rapporti diversi con gli uomini. In Italia per qualche ragione scatta qualcosa quando gli uomini vedono una donna che non è esattamente presente a se stessa che li fa sentire autorizzati a comportarsi così”.
I dati preoccupanti
I dati di Telefono Rosa sono allarmanti, nonché in peggioramento rispetto agli ultimi anni. Si parla di 3.801 chiamate ricevute, 2.401 schede compilate, 965 donne seguite legalmente dalle loro avvocate nonché 955 donne in carico alle psicologhe della Onlus. Un altro problema preoccupante legato alla situazione delle violenze subite dalle donne in Italia è l’età delle vittime, che sono sempre più giovani rispetto a poco tempo fa.