Alcuni degli abusi sulle due ragazzine sarebbero avvenuti a pochi passi dalla sede della polizia comunale.
I video che non lascerebbero dubbi sulla natura profondamente malsana e violenta di ciò che è successo a Caivano sarebbero dieci in totale. Questa l’indiscrezione del Messaggero che spiega come uno dei filmati ritragga perfino una delle due cuginette intenta a masturbarsi.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, non è ancora chiaro se l’atto di autoerotismo sia stato indotto dalle minacce o se la minore sia stata pagata dai suoi aggressori. Nel caso, si tratterebbe di un piccolo esborso di denaro, probabilmente quanto basta per una ricarica telefonica.
Nuovi dettagli sugli stupri
I cellulari su cui gli inquirenti stanno indagando sarebbero una decina: otto sarebbero di proprietà di minorenni e due di maggiorenni. Gli stupri di Caivano sarebbero avvenuti all’ex centro sportivo Delphinia e nella villa comunale intitolata a Falcone e Borsellino, poco lontano dalla sede della polizia municipale della cittadina.
Ieri pomeriggio un cinquantenne avrebbe minacciato i giornalisti della Rai, del Mattino e di Repubblica fermandosi con la sua Fiat Punto ed urlando queste parole: “Vi conosco a uno a uno, e ho i numeri di targa delle vostre auto. Ve ne dovete andare subito, perché mi avete ucciso la vita“. Le indagini a Caivano, insomma, potrebbero avere risvolti ancora più inquietanti.