Virus di Marburg, Oms indice riunione d’emergenza

Virus di Marburg, Oms indice riunione d’emergenza

L’Oms ha lanciato un nuovo allarme: in Guinea Equatoriale almeno nove persone sono decedute a causa del virus di Marburg.

In seguito alla misteriosa morte di almeno nove persone in Guinea Equatoriale l’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) ha indetto una riunione di emergenza per discutere del fattore scatenante dei decessi e valutare un eventuale piano di contenimento. A destare allarme è il propagarsi del virus di Marburg.

Secondo quanto appreso, almeno nove persone sono decedute a causa della febbre emorragica di Marburg. Si tratta di un ceppo che fa parte della famiglia del virus Ebola. Stando a quanto riferito in un comunicato dall’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite, in questo frangente l’Organizzazione Mondiale della Sanità “convocherà una riunione urgente del Consorzio per il vaccino contro il virus di Marburg (MARVAC)… per discutere della nuova epidemia di virus di Marburg in Guinea Equatoriale”. La riunione si terrà alle 15:00 (ora locale). 

La malattia in questione è provocata dal virus Marburg. L’infezione è conosciuta anche come febbre emorragica di Marburg, e rientra nella famiglia delle Filoviriadae, quella che comprende anche il virus Ebola. Ci sarebbero infatti delle somiglianze dal punto di vista clinico nelle due patologie, entrambe altamente letali. 

Il virus venne scoperto per lqa prima volta nel 1967 nell’Africa Subsahariana. In quegli anni si erano verificati alcuni focolai, ma la malattia era rimasta circoscritta senza mai oltrepassare il confine. I fattori di contagio si riscontrano attraverso ambienti come miniere e caverne, posti all’interno dei quali usualmente vivono i pipistrelli, principali responsabili della trasmissione del virus. 

Il contagio 

Il virus si propaga, una volta contratto, anche tra esseri umani, anche semplicemente attraverso il contatto diretto con pelle e mucose, oppure attraverso fluidi corporei come sangue, urina, feci e vomito. Ancora gli studi non hanno comprovato se la trasmissione possa avvenire anche per via sessuale.