Virus respiratorio sinciziale, allarme: i gravi rischi sugli anziani
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Direttore: Alessandro Plateroti

Virus respiratorio sinciziale, allarme: i gravi rischi sugli anziani

Coronavirus

Il virus respiratorio sinciziale non è un problema solo per i neonati. I rischi per gli adulti over 60 e le strategie di prevenzione.

Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è spesso associato ai neonati, ma rappresenta un rischio crescente anche per gli adulti, in particolare per le persone sopra i 60 anni e per coloro che convivono con patologie croniche. Questa infezione respiratoria può portare a complicazioni gravi, specialmente durante i mesi invernali, quando la sua diffusione è più alta.

Secondo i dati del 2019, si sono registrati 290.000 casi di infezioni respiratorie acute da RSV tra gli adulti, con 26.000 ospedalizzazioni e 2.000 decessi in ambito ospedaliero. Negli over 65, l’incidenza di ricoveri è ancora più elevata, con il rischio che aumenta proporzionalmente con l’età e la presenza di malattie croniche come diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e scompenso cardiaco.

A livello europeo, l’impatto del virus è altrettanto significativo. Ogni anno, il virus RSV provoca oltre 3 milioni di sindromi respiratorie acute e 33.000 decessi ospedalieri tra gli anziani. Questi numeri evidenziano la necessità di affrontare la questione con strumenti adeguati, non solo per la protezione individuale, ma anche per ridurre il peso sul sistema sanitario.

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I rischi nei mesi invernali: perché non sottovalutare il virus

Il virus respiratorio sinciziale si diffonde principalmente tra novembre e marzo, periodo in cui è fondamentale prestare maggiore attenzione, soprattutto per gli anziani fragili. Nei primi stadi, l’RSV può manifestarsi con sintomi simili a quelli di un comune raffreddore, come febbre, tosse e congestione nasale. Tuttavia, in individui vulnerabili, l’infezione può aggravarsi rapidamente, portando a polmonite, bronchite o insufficienza respiratoria. Le complicazioni possono rivelarsi fatali, in particolare per chi soffre di malattie croniche o ha un sistema immunitario compromesso.

Gli esperti sottolineano come la scarsa consapevolezza del rischio legato all’RSV negli adulti rappresenti un ostacolo alla prevenzione. Spesso il virus viene considerato un problema esclusivamente pediatrico, ma i dati dimostrano che gli anziani sono altrettanto vulnerabili, se non di più, a causa delle loro condizioni di salute preesistenti.

Prevenzione: il ruolo della vaccinazione e delle buone abitudini

Per contrastare il virus RSV, sono oggi disponibili vaccini specifici per gli adulti, particolarmente indicati per gli over 60. Questi vaccini si sono rivelati efficaci nel prevenire le forme più gravi di infezione, riducendo il rischio di ricovero e decesso. La vaccinazione è particolarmente importante per chi convive con patologie croniche, che aumentano la probabilità di complicazioni.

Un aspetto cruciale nella prevenzione è anche l’adozione di buone abitudini. Il lavaggio frequente delle mani, il mantenimento di uno stile di vita sano e l’attenzione a evitare contatti con persone malate sono misure semplici ma fondamentali per limitare la diffusione del virus.

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ultimo aggiornamento: 6 Dicembre 2024 11:00

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