La visita del presidente Mattarella alla Comunità ebraica di Roma: “La democrazia esiste perché dà voce alle diversità”.
ROMA – La visita del presidente Mattarella alla Comunità ebraica di Roma. Il Capo dello Stato per la prima volta è andato alla sinagoga della Capitale. Un incontro privato che è avvenuto in un momento non semplice visto i continui episodi di antisemitismo.
“Ottantadue anni fa – ha detto il presidente della Repubblica – l’Italia ha vissuto la vergogna delle leggi sulla razza, ma il vostro contributo al nostro Paese è un pilastro della nostra società“.
La visita del presidente Mattarella alla Comunità ebraica di Roma
Oltre la sinagoga, il presidente Mattarella ha incontrato i vertici della comunità insieme ai consiglieri e ai familiari di Stefano Gadi Tachè, il piccolo ebreo ucciso nel 1982. “L’articolo 3 della Costituzione – ha ricordato il Capo dello Stato – ha sancito l’eguaglianza e il rispetto della diversità di ciascuno e la democrazia esiste perché dà voce alle diversità“.
Presenti all’incontro anche Ruth Dureghello e Riccardo Di Segni. “Luoghi vivi dove vengono formati i cittadini del domani – ha detto la presidente della Comunità – in cui vengono insegnati valori positivi in una società dove l’odio è sempre più presente“. “La società – ha aggiunto il rabbino capo – che ha paura del diverso non è più una società libera“.
A Ravenna imbrattati un monumento e una lapide
Non si fermano, intanto, gli episodi di antisemitismo in Italia. A Ravenna nella mattinata di venerdì 21 febbraio 2020 è stato trovato imbrattato con una svastica il monumento che ricorda la strage del 1944 del Ponte degli Allocchi.
Si tratta del secondo episodio in pochi giorni dopo la svastica lasciata su una lapide al sacrario di Cremona. “Reagiremo con durezza – ha precisato il sindaco – e metteremo in campo tutte le azioni necessarie a individuare i responsabili di consegnarli alla giustizia […]“.
fonte foto copertina comunicato stampa