Vita privata e carriera di Leonardo Bonucci

La vita privata e la carriera di Leonardo Bonucci, un guerriero spigoloso: dalla Viterbese al Milan passando per la moglie Martina e il miracolo del piccolo Matteo.

Uomo mercato del Milan nella calda estate 2017, Leonardo Bonucci rappresenta uno dei giocatori italiani più discussi degli ultimi anni: nel bene o nel male Leo, come lo chiamano gli amici, riesce sempre a far parlare di sé, spesso per il suo carisma e il suo carattere da leader, altre volte per i problemi che una persona così forte può creare all’interno di uno spazio stretto come lo uno spogliatoio di una squadra di calcio. Di certo Leonardo Bonucci è uno che ha combattuto anche fuori dal campo, è uno che si è sempre rialzato di fronte alle difficoltà della vita.

Leonardo Bonucci, la vita privata

Leonardo Bonucci, nasce a Viterbo, nel quartiere Pianoscarano di Viterbo per l’esattezza, il primo maggio del 1987 e inizia a tirare i primi calci al pallone proprio al Pianoscarano, dove fa le giovanili prima di passare alla Viterbese nel 2000. Mentre la sua crescita professionale lo porterà a girare l’Italia e a vestire maglie sempre più prestigiose, nel 2011 sposa Martina Maccari, moglie di Bonucci, compagna di mille battaglie, sempre al suo fianco nei momenti felici e in quelli davvero difficili che, purtroppo, la coppia incontrerà. Come raccontato dalla stessa Martina, la storia d’amore con Bonucci è inziata nel 2008 addirittura da una telefonata Una wags sopra le riche la Maccari, una donna attivissima sui social network a volte in maniera quasi spasmodica che coinvolge anche anche Lorenzo e Matteo, i due figli della coppia. Martina, classe 1985, ha vissuto un momento di difficoltà a causa della depressione post partum che l’ha colpita

Lorenzo, il primogenito di casa Bonucci, è un noto tifoso del Torino e grande fan di Andrea Belotti, di cui custodisce gelosamente una maglia e un cappellino con una cresta di un Gallo, proprio in onore dell’attaccante azzurro.

Un anno dopo il matrimonio il giocatore verrà trascinato nella bufera del calcioscommesse, deferito dalla Procura Federale, con una squalifica di tre anni che pende pericolosamente sulla sua testa e sulla sua carriera. Al termine dell’iter giudiziario Bonucci sarà assolto e il caso archiviato.

La battaglia più difficile però Bonucci dovrà affrontarla da uomo e non da calciatore. Anzi da padre. Il figlio di Bonucci, il piccolo Matteo, contrae una brutta malattia a soli tre anni. È il 2016. Leonardo Bonucci è uno dei punti di forza della Juventus e dalla Nazionale, ma di fronte alla paura di perdere un figlio tutto questo scompare, tutto diventa un incubo. L’operazione chirurgica sarà un successo e il miracolo di Matteo unirà tutto il mondo del calcio in un grande abbraccio che stringe la famiglia Bonucci.

LEONARDO BONUCCI

Leonardo Bonucci, la carriera

Il sogno di Leonardo Bonucci calciatore inizia a diventare realtà con la Viterbese con la quale mette gli scarpini in C2 e ottiene un provino con l’Inter. Brilla nel Settore Giovanile nerazzurro, viene messo sotto contratto e inserito nella Primavera. Esordisce in Serie A chiamato in Prima Squadra da Roberto Mancini. Nel 2007 passa al Treviso, in Serie B, dove trova continuità e mette esperienza nel bagagliaio. Dopo un anno a buoni livelli, Bonucci passa in prestito al Pisa dove incontra Ventura, il quale riesce a valorizzare le qualità di un difensore solido fisicamente, bravo con i piedi e rapido con la testa. Dopo i due anni in prestito, Leo viene ceduto dall’Inter al Genoa, ma la sua è solo una tappa burocratica visto che nel corso della stessa estate avviene il passaggio di Leonardo Bonucci al Bari, dove il giocatore ritrova proprio Ventura. In Puglia gioca una stagione da protagonista assoluto e si guadagna la chiamata della Juventus.

È l’inizio della grande ascesa

Nonostante gli inizi in maglia bianconera non siano propriamente promettenti, Bonucci riesce a risollevarsi dal periodo delle famose bonucciate dell’epoca Delneri e a imporsi dopo l’arrivo di Antonio Conte, bravo a responsabilizzarlo e a valorizzarlo. Inizia l’epoca dei grandi successi e della Juve padrona d’Italia con la lunga serie di scudetti vinti, la BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini) e sogni, infranti in finale, di Champions League. Questi ultimi però portano la firma di Massimiliano Allegri, succeduto intanto a Conte alla guida della squadra.

L’addio alla Juve e l’inizio di una nuova avventura

Il rapporto di Bonucci con il nuovo tecnico non è dei migliori: resterà impressa nella memoria l’immagine di Leo seduto su uno sgabello ad assistere a una partita dei suoi, il tutto per punizione. Allegri da buon toscano ha un carattere di quelli duri e sa di essere lui il padrone della Juventus, e non i veterani che hanno combattuto le battaglie di Conte. Epilogo, Leo passa al Milan, non senza sorpresa, dove viene accolto come Il Campione scippato agli acerrimi rivali. L’inizio della stagione 2017-2018 però è da dimenticare, il resto tutto ancora da scrivere.

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