Un tema decisamente importante in Italia e nel mondo è quello dell’aborto. Vittorio Feltri ha espresso il suo parere sull’argomento.
Ha generato di recente forti tensioni tra l’Italia e la Spagna ed ecco perché anche Vittorio Feltri ha voluto dire la sua nel corso del recente editoriale su Il Giornale sul tema dell’aborto. Il giornalista ha dato il proprio punto di vista, come sempre molto preciso e dettagliato.
Vittorio Feltri e l’aborto: scelta sacrosanta
Rispondendo come sempre ad un lettore, Feltri ha dato il suo parere sul tema aborto: “Nessuno sta valutando di tornare indietro e di annullare il riconoscimento del diritto della donna di interrompere la gravidanza quando questa è non desiderata”, ha esordito.
“[…] Penso che rendere l’aborto legale abbia costituito soprattutto un progresso in materia di salute, visto che è stata così debellata la pratica dell’aborto clandestino, che rendeva l’esperienza dell’interruzione di gravidanza ancora più violenta, traumatica, addirittura pericolosa e mortale”.
“Quindi no, assolutamente no e poi ancora no: la scelta di abortire è una scelta sacrosanta che spetta alla donna e che ciascuno di noi è tenuto a rispettare a prescindere dal suo orientamento religioso o ideologico”.
“Cosa mi inorridisce”
Dopo aver fatto questa lunga premessa, Feltri ha proseguito spiegando: “Tuttavia, sia concesso a chiunque di dire la propria, ossia di dichiararsi contrario all’aborto. Nessuno di noi può essere criminalizzato per le sue opinioni, nemmeno quantunque uno di noi dichiari che uccidere un embrione è un abominio”.
Parlando in modo molto personale, poi, il giornalista ha detto: “Intendo essere sincero: mi inorridisce che un feto possa essere risucchiato, aspirato, gettato nella spazzatura. Decenni addietro io e mia moglie, Enoe, stavamo per abortire il quarto dei nostri figli, recandoci in una clinica in Svizzera. La sera prima ci siamo guardati e abbiamo capito che non avremmo mai potuto farlo. È nata così la mia, anzi la nostra Fiorenza. E mi capita di pensare ancora al danno che avremmo prodotto se non avessimo avuto questo ripensamento. Nelle nostre vite non sarebbe mai arrivata Fiore. Riflettere su tutto questo mi provoca tuttora una fitta al cuore. E provo una tenerezza infinita”.
Feltri ha poi sottolineato come la “femmina non è un oggetto alla mercè del maschio” e anche come una ragazza debba essere ben consapevole che l’aborto rappresenti “un trauma e una ferita”.
Il giornalista ha concluso: “La parola chiave, ancora una volta, è ‘responsabilizzazione'”.