Feltri shock su Impagnatiello: “Non è un mostro ma è…”

Feltri shock su Impagnatiello: “Non è un mostro ma è…”

Il direttore di Libero esprime la sua opinione sull’uccisore di Giulia Tramontano.

Il noto giornalista Vittorio Feltri ha commentato la tragica vicenda della morte di Giulia Tramontano, la 29enne incinta uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Feltri commenta non solo il crudele atto di un’assassinio, ma dice anche la sua sui contorni della personalità di Impagnatiello. “Nella testa del ragazzo assassino probabilmente regna una confusione totale“.

Feltri su Impagnatiello: “Un personaggio difficile”

Secondo il direttore del famoso quotidiano, risulta complesso tracciare dei contorni con cui definire Impagnatiello. “A una persona normale“, sostiene Feltri, “sfugge la ragione che ha ispirato il suo modo di agire. Intendiamoci, io non sono un maestro in grado di insegnare ad alcuno come si sopprime una fanciulla. Tuttavia, esprimo stupore anche per i contorni dell’accaduto“.

Il giornalista prova a ricostruire la vicenda, per tentare di tratteggiare Impagnatiello. “Alessandro fa il barman e i filmati lo dimostrano disinvolto nella mescita degli alcolici, maneggia le bottiglie con l’abilità di un prestigiatore. Questo è un dettaglio che rivela già la personalità del soggetto, quella di un bullo molto sicuro di sé“.

E in effetti“, continua il giornalista, “ciò che ha combinato non è l’opera di un essere razionale, ma di un cretino affetto da grave bullismo. Egli conosce Giulia, giovane e bella, e senza usare la minima cautela, la ingravida come se fosse la cosa più normale del mondo“.

Per Feltri questo atteggiamento, replicato poi con una seconda ragazza e collega di lavoro, sarebbe tipico dei bulli, che considerano le persone “quali balocchi, li usano e li gettano come se fossero ciabatte“.

Vittorio Feltri

Il commento sull’omicidio: “Una vicenda disgustosa, indigeribile”

Feltri passa anche a parlare della tragedia messa in atto da Impagnatiello. Secondo il giornalista, il giovane 30enne si sentiva come ingabbiato da questa situazione. “Finché riesce a tenere in piedi le due storie, tira avanti a balle puerili, poi di fronte a una realtà immodificabile, sceglie come vittima Giulia e la uccide con una crudeltà atroce“.

Nella mia troppo lunga vita di cronista, ne ho viste e raccontate tante di storie disgustose, ma una vicenda disgustosa come questa perfino per me è indigeribile“. Secondo Vittorio Feltri, nella testa dell’uomo c’è stato come un cortocircuito, che avrebbe fatto scattare la furia omicida. “Non vorrei essere nei panni del suo avvocato difensore“, aggiunge.

Infine, si rivolge alla madre di Impagnatiello che aveva definito il figlio un mostro. “No signora, non è un mostro ma è l’espressione tragica di un bullismo esagerato di moda attualmente nel nostro Paese nel quale l’educazione sentimentale è in disuso“.