Vittorio Feltri, clamoroso: “Turetta? Dato in pasto alla massa famelica”

Vittorio Feltri, clamoroso: “Turetta? Dato in pasto alla massa famelica”

Vittorio Feltri difende Nicola Turetta, padre di Filippo, criticando l’ipocrisia dei media e l’indignazione collettiva.

Vittorio Feltri, noto giornalista e direttore editoriale de Il Giornale, esprime il suo punto di vista riguardo alla recente polemica che coinvolge Nicola Turetta.

La difesa di Vittorio Feltri sul padre di Filippo Turetta

Il noto giornalista Vittorio Feltri, come riportato da Il Tempo, critica duramente il modo in cui le intercettazioni del colloquio sono state divulgate alla stampa.

Qualcuno ha ceduto il contenuto dell’intercettazione a qualche giornalista, senza curarsi delle conseguenze, le quali pure potrebbero essere gravi per questi genitori, in particolare il padre, Nicola Turetta, che saranno fatti bersaglio di odio, odio che può facilmente volgere in violenza“, afferma.

Secondo il giornalista, il contenuto delle intercettazioni non ha alcun valore investigativo né rilevanza processuale, sollevando così dubbi sulla necessità della loro pubblicazione.

La manipolazione mediatica

Per Feltri, la ragione della diffusione delle intercettazioni è evidente: “Perché l’opinione pubblica si indignasse e questo padre venisse dato in pasto alla massa famelica. I giornalisti talvolta assecondano i peggiori appetiti del popolo. E lo fanno in maniera spregiudicata, calpestando ogni valore e qualsiasi principio etico“.

Il giornalista accusa i media di sfruttare il dolore di Nicola Turetta per alimentare la rabbia pubblica e aumentare le vendite, senza considerare l’impatto umano e morale delle loro azioni.

Infine, continua spiegando la difficile posizione in cui si trova del padre del giovane: “Non mi indigno per un padre traumatizzato, piegato dal dolore“.

incontra quest’ultimo in galera, dopo avere temuto che si fosse suicidato, un padre che ha difficoltà ad accettare e metabolizzare che colui che ha messo al mondo, che ha visto bambino, possa avere compiuto un delitto tanto orribile“, aggiunge.

Il giornalista conclude il suo intervento: “Io mi indigno semmai per l’immoralità di chi ha diffuso e pubblicato queste intercettazioni“.