Vittorio Feltri non presiede il Consiglio Regionale: ecco il perché

Vittorio Feltri non presiede il Consiglio Regionale: ecco il perché

“È una regola del cacchio”, tuona Feltri, per quanto riguarda la legge del più anziano al Consiglio Regionale.

Il Consiglio regionale, dove verranno nominati il presidente dell’Aula e i componenti dell’ufficio di presidenza, non sarà presieduta dal direttore di Libero, Vittorio Feltri. Sentendosi offeso dall’essere definito come “il più anziano”, ha deciso di rifiutare il compito e lasciarlo al governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Vittorio Feltri

Le polemiche contro la politica

Secondo la regola vigente, a presiedere il Consiglio regionale è il più anziano degli ottanta eletti. Ma questa definizione, a Vittorio Feltri ha iniziato a stancare. “Mi infastidisce presiedere l’aula solo per il fatto che sono il più vecchio della compagnia. Te lo dicono una volta, due volte, alla fine ti rompi”, dichiara il direttore di Libero.

Così, lascia il suo posto al governatore della regione lombarda, Attilio Fontana, nominato come secondo più anziano dopo Feltri e prima di Vittorio Sgarbi. Sarà lui a debuttare mercoledì sullo scranno più alto del Pirellone.

Feltri poi passa a polemizzare sulle scelte politiche della Regione Lombardia, che ha escluso l’assessora Melania Rizzoli. “Fanno la nuova giunta e la buttano fuori? In più lei è stata anche assessora alla Formazione e lavoro con ottimi risultati. Questo significa che la politica purtroppo non si fa in base alla capacità, ma a calcoli nelle sedi dei partiti”, dichiara con fermezza.