Vittorio Feltri “smaschera” le Olimpiadi di Parigi 2024: il retroscena sulla Senna

Vittorio Feltri “smaschera” le Olimpiadi di Parigi 2024: il retroscena sulla Senna

Vittorio Feltri attacca le Olimpiadi di Parigi 2024, evidenziando i rischi per gli atleti causati dall’inquinamento della Senna.

Vittorio Feltri non usa mezzi termini per esprimere il suo disappunto riguardo alla gestione delle Olimpiadi di Parigi 2024.

Nella sua rubrica “La Stanza di Feltri” su Il Giornale, punta il dito contro l’inadeguata gestione dell’inquinamento della Senna, il fiume su cui si sono svolte le gare di Triathlon.

Vittorio Feltri

Parigi 2024, l’attacco di Feltri sull’inquinamento della Senna

È più facile beccarsi il colera nella Senna che trovare un bidet a Parigi“, afferma ironicamente, come riportato da Il Tempo.

Secondo Vittorio Feltri, il problema maggiore riguarda l’insufficienza degli sforzi per pulire le acque della Senna, inquinata da batteri pericolosi come l’Escherichia Coli.

Nonostante l’investimento di oltre un miliardo di euro per la depurazione, il direttore de Il Giornale critica aspramente la decisione di far disputare comunque le competizioni.

Il luridume che possiamo trovare nei mari è nulla rispetto a quello che si concentra nella Senna,” afferma il noto giornalista.

Inoltre, si sofferma sull’incoerenza delle decisioni prese: dapprima la sospensione delle gare per motivi di sicurezza, poi la loro improvvisa ripresa.

Questa gestione ha sollevato dubbi e critiche, soprattutto in considerazione dei sintomi di malessere riportati da alcuni atleti. Come febbre alta, diarrea e altri disturbi gastro-intestinali.

Feltri definisce questo comportamento delle autorità francesi come “un bluff, una farsa,” accusandole di aver trascurato la tutela della salute pubblica in favore di un rigido rispetto della programmazione.

La critica verso l’igiene dei francesi

Oltre alla critica diretta alla gestione delle gare, Vittorio Feltri non risparmia una frecciata alla cultura igienica francese.

In modo pungente, afferma: “Penso proprio che la Francia, che pure pare soffrire di una irrimediabile sindrome di superiorità, non possa dare lezioni di rispetto, di igiene e di civiltà ai suoi vicini.”

Le parole del giornalista, seppur cariche di sarcasmo, riflettono una preoccupazione reale per la salute degli atleti e per la gestione di un evento di tale portata.

La speranza espressa dal giornalista è che, per le future gare, si opti per una location più sicura, evitando così i pericoli legati all’inquinamento della Senna.