Non fa giri di parole Vittorio Feltri per raccontare lo choc provato nel vedere alcune immagini. Le parole in diretta tv a L’Aria Che Tira.
Non ha fatto mancare la propria opinione sulle ultime vicende della guerra tra Israele e Hamas, Vittorio Feltri che, a L’Aria Che Tira su La7, ha ammesso di essere rimasto sconvolto dai recenti fatti del conflitto e ha ribadito la propria solidarietà alla popolazione israeliana.
Vittorio Feltri: “Ebreo ad honorem”
In collegamento con la trasmissione di La7 L’Aria Che Tira, condotta da David Parenzo, Vittorio Feltri non ha fatto giri di parole per commentare le ultime vicende della guerra tra Israele e Hamas. Il giornalista, contrariamente al solito e ai suoi modi duri e ferrei, è parso visibilmente provato e addolorato per quanto sta accadendo.
“Sono ebreo ad honorem“, ha subito precisato il noto giornalista. “Ho anche un albero nel giardino dei Giusti. Non posso tradire Israele. Penso che nonostante certi errori io debba stare dalla loro parte”.
Dopo aver visto un filmato di alcuni ostaggi di Hamas, l’uomo ha aggiunto che tale video lo ha fatto “piombare in un’epoca molto più oscura di questa. Il che significa che certe cose orrende sono destinate a ripetersi”.
“Sconvolto. Mai vista una cosa così”
Il commento di Feltri è poi proseguito con tanto di ulteriore ammissione del suo stato di choc per quanto visto: “Ora Israele dovrebbe rispondere a questo pugno in faccia con una carezza? È troppo. Israele sbaglierà le tattiche, le strategie, ma la ragione è dalla loro parte. Hanno subito un assalto vergognoso”.
“La liberazione degli ostaggi? Bisogna vedere se Hamas è disposta a trattare. Conoscendoli non credo siano così malleabili da sedersi a un tavolo, dopo quello che hanno fatto. Io non ho mai visto una cosa così. Ho avuto la fortuna di non vivere direttamente la seconda guerra mondiale, però questa cosa mi ha sconvolto. Sono convinto che l’episodio debba portare tutti a essere dalla parte di Israele, della civiltà e della democrazia e non dalla parte di terroristi sequestratori, ossia il peggio che c’è”.