Vittorio Sgarbi: l’arte del debito e i gettoni da 3mila euro

Vittorio Sgarbi: l’arte del debito e i gettoni da 3mila euro

Tra debiti fiscali, tariffe esorbitanti per eventi e la presidenza mancata di Miss Italia, la controversa odissea di Vittorio Sgarbi.

Il dibattito su Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte e sottosegretario, continua a far parlare di sé in seguito alle recenti scoperte riguardanti il suo debito fiscale e le tariffe richieste per la partecipazione a eventi pubblici. La situazione ha attirato l’attenzione della Premier Meloni, che sta valutando eventuali interventi.

Vittorio Sgarbi

Il caso fiscale: un debito di 715mila €

Sgarbi è attualmente indagato a Roma per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Con un debito accertato con l’Agenzia delle Entrate che si aggira sui 715 mila euro, relativo a tasse dirette ed IVA non saldate tra il 2012 e il 2019. La cifra, aggiornata al 2022, è destinata a crescere con l’applicazione degli interessi. Nonostante ciò, Sgarbi assicura di essere “in regolare regime di rottamazione” delle cartelle esattoriali “dal marzo di quest’anno“.

L’avvocato di Sgarbi, Giampaolo Cicconi, riferisce che l’inchiesta sul quadro acquistato dalla compagna Sabrina Colle è destinata a concludersi con un’archiviazione. Definendolo come un “regalo di altri“. Inoltre, è stato rivelato che Sgarbi ha già versato 250 mila euro per mitigare il suo debito fiscale.

Tariffe elevate: 6mila € per 30 minuti

Dallo scandalo fiscale si passa a quello delle tariffe di partecipazione di Sgarbi ad eventi pubblici. Nelle email inviate da Nino Ippolito, caposegreteria del sottosegretario, è stato chiesto all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale di trovare uno sponsor per coprire un gettone di almeno 3 mila euro. Per un intervento di Sgarbi in una giornata tematica su “Arte e diritto”.

In un altro caso, Sgarbi è stato a Messina per un documentario, con un compenso di 6mila euro per la sua presenza di 30 minuti all’evento, oltre l’IVA. Questi episodi hanno sollevato ulteriori domande sulla sua condotta etica, allargando il dibattito sulla sua figura.

La caduta di Sgarbi dalla presidenza della giuria di Miss Italia è un’altra piega di questa saga che continua a tenere banco nel panorama politico e mediatico italiano.

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