Vittorio Zucconi, storico corrispondente dagli Stati Uniti
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Vittorio Zucconi, un anno fa scompariva il giornalista di Repubblica

La Repubblica

Il 25 maggio 2019 Vittorio Zucconi, storico giornalista e scrittore, moriva all’età di 74 anni dopo una lunga malattia. Dal 1985 viveva negli Stati Uniti, da dove aveva seguito la Guerra Fredda.

E’ passato un anno dalla scomparsa di Vittorio Zucconi. Il 25 maggio 2019, infatti, dopo una lunga malattia lo storico giornalista e corrispondente dagli Usa moriva a Washington.

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L’inizio della carriera giornalistica

Vittorio Zucconi era nato a Bastiglia (Modena) il 16 agosto 1944. Laureato in Lettere all’Università di Milano, iniziò la carriera di giornalista all’inizio degli Anni ’60 seguendo la cronaca nera per La Notte. Redattore per La Stampa, inizia la lunga scia delle corrispondenze dall’Estero per vari quotidiani: Bruxelles, Washington, Parigi, Mosca e Giappone. Rientra in Italia durante gli ‘Anni di Piombo’ e realizza lo scoop relativo al caso Lockheed che porta alle dimissioni del presidente Leone.

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Il trasferimento negli Stati Uniti

Vittorio Zucconi ritorna poi a Washington a metà degli Anni ’80, seguendo da vicino il culmine della Guerra Fredda. Nel 1989 fu al centro di aspre critiche per la descrizione di Boris Eltsin durante la visita negli Stati Uniti. Successivamente, è stato direttore dell’edizione web di Repubblica. Direttore di Radio Capital fino al 2018. Nel 2015 ha vinto il Premio America della Fondazione Italia Usa.

Scrittura e Milan, le grandi passioni

Vittorio Zucconi, oltre alla lunghissima carriera giornalistica, si è dedicato anche alla scrittura. Tra i libri di maggiore successo, Parola di giornalista (edito Rizzoli) e Stranieri come noi.
Era notoriamente tifosissimo del Milan. La sua passione per i colori rossoneri nacque all’età di sei anni quando un amico di famiglia lo accompagnò a San Siro per un Milan-Atalanta facendogli giurare che da quel momento in poi avrebbe tifato per il Diavolo.

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ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2020 13:02

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