Vlahovic, incubo: difficoltà ed errori, il suo peggior momento alla Juventus

Vlahovic, incubo: difficoltà ed errori, il suo peggior momento alla Juventus

Dusan Vlahovic sta vivendo un momento complicato alla Juventus. Errori e la sostituzione contro il Napoli raccontano una fase buia.

Dusan Vlahovic sta vivendo il suo momento più buio da quando indossa la maglia della Juventus. La partita contro il Napoli è stata l’ennesima prova del difficile periodo che il centravanti serbo sta attraversando.

Nonostante le parole rassicuranti di Thiago Motta in conferenza stampa, è evidente che qualcosa non va: Vlahovic non è riuscito a imporsi, né mentalmente né tatticamente, venendo addirittura sostituito durante l’intervallo, un segnale forte e inequivocabile della sua crisi.

Dusan Vlahovic

Le difficoltà di Vlahovic: un problema mentale e tattico

Il problema di Vlahovic non è solo legato alla forma fisica, ma coinvolge anche l’aspetto mentale. La sostituzione decisa da Thiago Motta al 45′, per scelta tecnica, è stata quasi un colpo di scena: il miglior giocatore, quello più pagato, il centravanti mai messo in discussione, viene sostituito senza nemmeno un cambio tattico a giustificarlo.

Il tecnico non ha gradito il contributo difensivo del serbo durante la prima pressione, né la confusione mostrata vicino all’area di rigore avversaria. Niente ha funzionato nella prestazione di Dusan Vlahovic: né la posizione, né i movimenti, né l’intesa con i compagni. Anche con l’aggiunta di McKennie sulla trequarti, Vlahovic sembrava bloccato, intrappolato in una sorta di isolamento tattico che lo ha reso quasi un estraneo nel gioco della squadra.

I numeri della crisi: prestazioni sottotono e zero impatto

I numeri non mentono e fotografano in modo impietoso la crisi di Vlahovic. Nella partita contro il Napoli, il serbo non ha realizzato nemmeno un passaggio chiave, dopo essere stato decisivo con due assist in Champions League.

Ha perso tre palloni e non ha vinto nessun duello su tre tentativi. Buongiorno gli ha costruito attorno una ragnatela perfetta, bloccando ogni suo tentativo di sfuggire alla marcatura. Vlahovic appariva sfiduciato, quasi incapace di reagire agli eventi della partita, perdendosi in un vortice di errori e scelte sbagliate. Gli urlacci di Motta dal bordo campo sono stati l’ultima spia di un malessere evidente, culminato con la decisione di sostituirlo dopo un contropiede mal gestito.

Ora, per Vlahovic, si impone una riflessione profonda. Deve trovare il modo di rialzarsi, di ripartire da zero e risorgere. Ma il cammino non è semplice: questo è il punto più basso della sua avventura juventina, un momento in cui per la prima volta è realmente messo in discussione, senza una chiara alternativa tattica. Riuscirà a superare questa fase buia?

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