Il presidente Cirio come Aldo Moro, volantini minatori a Torino

Il presidente Cirio come Aldo Moro, volantini minatori a Torino

Volantini minatori nei confronti del presidente Cirio a Torino. La Lega attacca: “C’è chi vuole alzare la tensione”.

TORINO – Volantini minatori a Torino diretti al presidente della Regione Alberto Cirio. Secondo quanto riportato da La Repubblica, attorno al centro sociale Askatasuna sono comparsi manifesti con l’immagine del governatore ritagliata e sostituita a quella di Aldo Moro con la scritta: “I cosplayer che vogliamo”.

Sulla vicenda è stata aperta un’indagine dalla Digos che stanno effettuando degli accertamenti. Da capire se c’è un collegamento con la busta con due proiettili indirizzata ad Elena Bonu, il giudice che aveva negato all’attivista No Tav, Dana Lauriola, misure alternative al carcere.

Meloni: “Solidarietà al presidente Cirio”

Il mondo politico ha condannato questo gesto. Giorgia Meloni ha espresso “piena solidarietà al presidente Cirio. Lo spregevole volantino intimidatorio dimostra come ancora oggi il clima di odio violenza degli anni di piombo si annidi in alcuni ambienti che arrivano ad usare un omicidio per minacciare le istituzioni. Mi auguro che gli inquirenti facciano tempestivamente luce sul caso e che i responsabili siano individuati e puniti, perché questa gente è indegna dell’Italia e del popolo italiano“.

Un messaggio preoccupante lanciato da chi vuole alzare la tensione nel Paese. Gesti simili vanno puniti. I responsabili devono essere individuati quanto prima“, il commento della Lega.

Auto polizia

Pd: “Ferma condanna degli autori”

Gesto condannato anche dal Partito Democratico. “Il volantino è ignobile – ha detto Enrico Borghi riportato da La Repubblica – e frutto di un atto che lascia sgomenti. Desidero esprimere la più ferma condanna degli autori e la vicinanza dei deputati democratici al presidente della Regione Piemonte, insieme all’auspicio che le forze inquirenti di polizia facciano al più presto luce su questa vicenda“.

Vergognosi volantini apparsi a Torino – ha aggiunto Anna Rossomando – si tratta di un atto grave che non va sottovalutato e che noi condanniamo con fermezza“.