Volo Giorgia Meloni: scoppia la furia della Francia
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Volo Giorgia Meloni: scoppia la furia della Francia

Giorgia Meloni

La missione di Giorgia Meloni a Washington per rappresentare l’Unione Europea sui dazi accende le tensioni con la Francia.

Nel complesso scacchiere delle relazioni transatlantiche, la questione dazi USA-UE è tornata prepotentemente al centro dell’agenda politica, anche per Giorgia Meloni. Il commercio internazionale, già messo alla prova da conflitti geopolitici e tensioni economiche, vive ora una nuova fase critica, alimentata dalle decisioni dell’amministrazione Trump di reintrodurre misure protezionistiche. In questo scenario, l’Unione Europea si è trovata di fronte a un bivio: agire come un fronte compatto o affidarsi anche all’iniziativa dei singoli leader?

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Il contesto dei dazi tra Usa e Ue: un equilibrio delicato

È proprio da questa premessa che nasce la missione della Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, che si prepara a incontrare Donald Trump a Washington il prossimo 17 aprile. Una visita che, se da un lato è stata ben accolta a Bruxelles, ha invece sollevato più di un sopracciglio a Parigi.

Parigi si irrita, ma Bruxelles appoggia

Dalla Francia, infatti, sono arrivate reazioni che tradiscono più che una semplice prudenza diplomatica. Esponenti del governo francese come Marc Ferracci e Benjamin Haddad hanno espresso timori su una possibile rottura dell’unità europea se ogni Stato iniziasse a condurre negoziati bilaterali. Dietro le critiche, però, si cela anche una certa insofferenza per il ruolo centrale che l’Italia sta assumendo nella partita geopolitica.

La risposta italiana, affidata ai ministri Foti e Tajani, non si è fatta attendere. Entrambi hanno ribadito che l’Italia non sta agendo per conto proprio, ma con un mandato chiaro e condiviso da Bruxelles. A confermare il carattere europeo della missione è stato anche il presidente del PPE, Manfred Weber, che ha sottolineato l’importanza del dialogo e l’impegno italiano per l’interesse comune dell’Unione.

Ed è proprio questo il nodo della questione: non si tratta di un’iniziativa isolata, ma di una mossa condivisa per ottenere risultati concreti e scongiurare un’escalation commerciale. In effetti, la vera sorpresa arriva solo alla fine: Donald Trump ha sospeso per 90 giorni l’aumento delle tariffe, segnale che il dialogo funziona. E Parigi, a quel punto, è costretta a fare marcia indietro.

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ultimo aggiornamento: 10 Aprile 2025 13:03

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