Ucraina: Ursula von der Leyen diretta a Kiev con Joseph Borrell

Ucraina: Ursula von der Leyen diretta a Kiev con Joseph Borrell

Von der Leyen diretta a Kiev con Borrell. Il Pentagono fa il punto della situazione: la Russia pronta a rinunciare alla capitale ucraina.

Ursula von der Leyen diretta a Kiev: è questa l’importante notizia delle ultime ore. Con lei anche Joseph Borrell, l’alto rappresentante per la politica estera. La presidente della Commissione Ue sta tenendo aggiornati i cittadini di tutto il mondo tramite social. Su Twitter ha infatti annunciato di essere in viaggio verso Kiev. Borrell, invece, sempre tramite social ha scritto che si trova “sulla strada per Kiev”.

Intanto il Pentagono dà una notizia che sembra aprire uno spiraglio di speranza in merito all’attuale conflitto in Ucraina. Sembra che Putin stia rinunciando a conquistare Kiev, capitale ucraina. Nonostante questo, però, il Pentagono continua il suo impegno di inviare armi all’esercito ucraino e, anzi, si mostra pronto a potenziare i rifornimenti.

In previsione dell’offensiva dell’esercito russo a sud-est dell’Ucraina il Pentagono è pronto ad inviare, tra le varie forniture, più di 1400 missili Stinger, più di 5000 Javelin anticarro e centinaia di droni. Inoltre Charles Michel, presidente del Consiglio Ue, anticipa di voler proporre l’aumento del fondo di sostegno militare all’Ucraina di ben 500 milioni, per un totale di 1,5 miliardi di euro.

bandiera ucraina

Il punto sulla guerra

Secondo Mikhailo Podolyak, capo negoziatore ucraino, “qualsiasi tregua temporanea con la Russia sarebbe solo una guerra rinviata per il futuro e l’Ucraina non ne ha bisogno”. Ha inoltre aggiunto che attualmente la Russia può vantarsi del successo raggiunto in Donbass e quindi può permettersi un atteggiamento sfacciato nelle trattative. “Ma tutti sono pronti a mettere la Russia al suo posto” ha sottolineato.

Intanto il G7 ha annunciato nuove sanzioni economiche e finanziarie contro la Russia. L’Unione Europea chiede l’embargo totale sul gas e sul petrolio e il graduale embargo all’import del carbone russo di cui oggi è attesa la ratifica ufficiale da parte delle capitali.