Von der Leyen, allarme grano bloccato nel Mar Nero

Von der Leyen, allarme grano bloccato nel Mar Nero

La presidente della Commissione europea invita Putin a lasciar andare le navi cariche di grano bloccate nel Mar Nero.

La Russia sta bloccando le navi cariche di grano nel Mar Nero dirette in Africa. Arriva l’appello della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha lanciato l’allarme. Von der Leyen ha chiesto a Putin di permettere che le centinaia di navi bloccate partano e giungano a destinazione.

A pagarne le spese, come previsto, saranno i paesi dell’Africa Settentrionale e del Medio Oriente, ma le conseguenze potranno arrivare dal Libano, dall’Egitto e dalla Tunisia fino all’Estremo Oriente. “Invito Putin a lasciare andare quelle navi. Altrimenti non solo sarà responsabile di una guerra e di una morte, ma anche di carestia e fame“, ha affermato al Parlamento Europeo. Oltre il 50% delle importazioni del grano viene da Ucraina e Russia per ben sedici paesi africani.

La guerra si sta ripercuotendo sui prezzi e la fornitura di grano e mais, di cui Ucraina e Russia sono i maggiori esportatori. Dal 17 febbraio all’8 marzo il prezzo del mais è infatti cresciuto del 41% (passando da 287 euro a 405 a tonnellata). Il prezzo del grano tenero è aumentato del 33% (da 313 euro a tonnellata è arrivato a 417).

Ursula von der Leyen

L’accusa della presidente Von der Leyen a Putin

Oggi Putin sta bloccando centinaia di navi piene di grano nel Mar Nero. Chiedo a Putin di lasciar andare queste navi. L’Europa deve raccogliere questa sfida. Abbiamo stanziato almeno 2,5 miliardi di euro fino al 2024 per aiutare le regioni più colpite dall’insicurezza alimentare” ha dichiarato la presidente al Congresso Ue.

Secondo la presidente Von der Leyen Putin starebbe deliberatamente bloccando le forniture alimentari. Questa realtà è confermata anche dal pastaio italiano Vincenzo Divella che è in attesa di un carico dal 27 febbraio. La nave avrebbe caricato nel porto d’Azov 30 mila quintali di grano tenero per il porto di Bari. “È ferma allo stretto di Kerch, che collega il Mar Nero al Mar d’Azov, insieme a tantissime altre navi, per la precisione 89“.