Von der Leyen ricorda Sassoli: “Passione per Ue e democrazia”

Von der Leyen ricorda Sassoli: “Passione per Ue e democrazia”

La presidente della Commissione Ue ricorda con un discorso il presidente del Parlamento europeo David Sassoli scomparso l’anno scorso.

Nel suo discorso in apertura al teatro Quirino di Roma, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha ricordato David Sassoli, in occasione della presentazione del libro che raccoglie i discorsi dell’ex presidente dell’Europarlamento, “La saggezza e l’audacia”, e la sua voce “calma, chiara eppure così appassionata, così intensa”. La presidente dell’esecutivo dice di essere stata fortunata a poter assistere a tanti dei suoi discorsi.

Alla presentazione c’erano anche il ministro degli Esteri Tajani e il ministro degli Affari europei Fitto in prima fila, mentre sul palco insieme a von der Leyen l’ex premier Romano Prodi e il segretario Pd Enrico Letta oltre allo scrittore Paolo Rumiz e alla giornalista Lucia Annunziata che ha moderato l’intervento. Tra i tanti discorsi la presidente ne ricorda uno in particolare, in una visita fatta insieme a Sassoli in un ex campo di concentramento vicino Modena. “Il discorso di David è stato una lettera d’amore per l’Europa“.

Ursula von der Leyen

“David era un guardiano della democrazia”

“Fece una domanda molto semplice ma molto forte – ricorda von der Leyen- “vi siete mai chiesti perché i regimi autoritari hanno così paura dell’Europa? C’è una sola ragione: i nostri valori li intimoriscono perché la libertà porta all’equità giustizia trasparenza opportunità e pace.” La presidente dell’esecutivo europeo ricorda che durante il silenzio della commemorazione Sassoli le prese la mano rompendo il protocollo “un semplice gesto di unità che vale milioni di parole”, ha detto von der Leyen. “Questo era David Sassoli: un uomo con la passione per la democrazia e per l’Europa.”

La presidente attraverso le parole di David Sassoli ricorda il suo senso della storia e l’importanza di essere vigili per non far ricapitare più ciò che è accaduto in passato e che può verificarsi di nuovo. La presidente lo ha chiamato un “guardiano della democrazia” in cui credeva fortemente. Von der Leyen precisa che Sassoli sapeva “che la democrazia è fragile e deve essere protetta dai nemici interni ed esterni. David non avrebbe mai tollerato la corruzione, né all’interno del Parlamento né all’interno di alcun organo governativo“ e “Ora lotterebbe con tutte le sue forze per l’onestà e contro l’ingerenza straniera nella nostra democrazia“.