Due persone ritenuti come mandante ed esecutore dell’omicidio di Walter Albi sono state arrestate ieri: si indaga sul movente.
A distanza di quasi sei mesi dall’omicidio di Walter Albi gli inquirenti hanno proceduto all’arresto del mandante e dell’esecutore materiale del crimine. La vicenda risale allo scorso 1° agosto, in un bar di Pescara. Il giorno del suo omicidio, Walter Albi si trovava insieme a Luca Cavallito, un ex calciatore 49enne rimasto ferito nella vicenda.
L’agguato nel un bar situato nella strada Parco, avvenne proprio nel giorno del compleanno di Albi, che era uscito per festeggiare. Secondo quanto appreso, le due persone responsabili dell’omicidio sono state arrestate a Roma e a Pescara, in seguito all’ordinanza del gip di Pescara e su richiesta della Procura.
La vicenda
La vittima stava festeggiando il suo compleanno insieme a Luca Cavallito, un uomo di 49 anni, nato a Viareggio ma residente a Montesilvano, a Pescara. In seguito alla vicenda, Luca Cavallito è stato ricoverato in condizioni critiche nell’unità di terapia intensiva dell’ospedale di Pescara. L’uomo è stato ferito gravemente da diversi colpi di pistola, sparati dallo stesso killer di Walter Albi.
L’omicida si è recato al bar coperto da un casco integrale, con un giubbottino nero a maniche lunghe. Ha parcheggiato lo scooter su cui viaggiava e si è avvicinato alle due vittime, coperto dalle aiuole che dividono la strada. Per prima cosa ha sparato verso Luca Cavallito, per poi esplodere un secondo colpo veso Walter Albi. Dopo un ennesimo colpo a Luca Cavallito.
Ancora non si conoscono le identità delle due persone arrestate. Per il momento le forze dell’ordine sono convinte che le due persone fermate a Roma e Pescara siano l’esecutore ed il mandante dell’omicidio dell’architetto 66enne. Ancora nessuna informazione nemmeno per quanto riguarda il movente. Adesso le due persone fermate verranno interrogate, occasione in cui dichiareranno la loro versione dei fatti.