Riaperture, “Mancanza di coesione e ignoranza dell’evidenza scientifica spalancano le porte a nuova ondata”

Riaperture, “Mancanza di coesione e ignoranza dell’evidenza scientifica spalancano le porte a nuova ondata”

Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, contro le riaperture: “Pronti a commettere gli stessi errori della scorsa estate”.

Con un lungo editoriale sulle colonne di Avvenire, Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ha lanciato l’allarme sulle riaperture esprimendo la sua preoccupazione e la sua delusione per la strada intrapresa.

Ricciardi contro le riaperture: “Pronti di nuovo a commettere gli stessi errori fatti la scorsa estate”

″È passato più di un anno, ma pare che la lezione che ci ha dato il Covid non sia servita. Pronti di nuovo a commettere gli stessi errori fatti la scorsa estate. Anzi, l’anno scorso avevamo l’erronea illusione di aver cancellato il Sars-CoV-2 con una coraggiosa serie di interventi che nessuno al mondo aveva mai attuato prima e in effetti avevamo riportato la circolazione del virus ai minimi termini”, scrive Walter Ricciardi nel suo editoriale su Avvenire.

“Sarebbe bastato perseverare per un altro mese”

Il consigliere del Ministro Speranza si è detto contrario alle prossime riaperture e ha presentato e articolato la sua tesi: “sarebbe bastato perseverare per un altro mese e rafforzare le attività di testing e tracciamento che invece abbiamo rapidamente perso con la seconda ondata di ottobre e la terza di febbraio quando, ancora una volta, non abbiamo avuto il coraggio di fare lockdown brevi e mirati per arginare il contagio che da quel momento non ci ha abbandonato più”.

Coronavirus

Il rischio di una nuova ondata epidemica

Ricciardi calca la mano parlando di ignoranza dell’evidenza scientifica e pronosticano una nuova ondata epidemica figlia delle riaperture.

“Mancanza di coesione e ignoranza dell’evidenza scientifica sono gli elementi che stanno spalancando le porte a un’ulteriore ondata epidemica. Gli stessi mali che hanno colpito la stragrande maggioranza dei Paesi europei e, da ultimo, con effetti disastrosi, l’India”.