Avete sentito parlare del navigatore Waze e volete sapere come funziona? Siete arrivati nel posto giusto. Ecco cosa c’è da sapere.
I navigatori sono strumenti molto utili, in alcuni casi addirittura indispensabili, per gli automobilisti. Da diverso tempo ormai hanno mandato in pensione le vecchie cartine stradali e permettono a chi guida di arrivare facilmente a destinazione, scegliendo anche la strada che si vuole fare in base alle proprie preferenze (escludendo ad esempio le strade a pedaggio). Tra i più utilizzati su smartphone c’è Waze: l’App, disponibile sia per Android che per iOS, è molto più che un semplice navigatore e proprio per questo sta avendo un enorme successo. Conosciamo quindi meglio questa applicazione.
Waze cos’è?
E’ un’App creata nel 2010 dalla start-up israeliana Waze Mobile e che nel 2013 è stata acquistata da Google, che ha intuito la grande potenzialità di questa applicazione e ha deciso di investirci. L’App è disponibile in circa 40 lingue diverse.
Oltre che fare da semplice navigatore, offere tanti servizi aggiuntivi. Utilizzando i dati disponibili in tempo reale, Waze è inoltre in grado di calcolare l’ETA (Extimed Time of Arrival, ovvero il tempo stimato per raggiungere la propria destinazione) in maniera realistica. Tra le funzioni c’è quella di individuare i distributori di carburante che offrono i prezzi più economici lungo il percorso che si sta effettuando.
App Waze: come funziona
Come funziona Waze? L’App, come dicevamo in precedenza, a differenze di molte altre simili sfrutta il concetto di crowdsourcing, in pratica lo sviluppo collettivo che permette aggiornamenti costanti grazie all’intervento degli utenti (lo stesso principio che è alla base di Wikipedia, dove tutti possono aggiornare le varie voci dell’enciclopedia).
Questa applicazione alle tradizionali funzioni di un navigatore (guidare l’automobilista da un punto all’altro) permette di avere costanti aggiornamenti sul traffico, rallentamenti, presenza di autovelox e molto altro grazie al contributo dei suoi utenti e alle informazioni che raccoglie quando viene utilizzato. Per questo motivo risulta essere sempre molto aggiornata e ha un grande successo.
Per utilizzare l’applicazione è necessario creare un account Waze scegliendo tra l’accesso via Facebook e la registrazione via telefono con il codice di verifica. Completato questo passaggio, è possibile modificare le impostazioni del proprio profilo a piacimento, dall’username all’indirizzo di posta elettronica associato fino all’impostazione delle stazioni di servizio preferite.
L’applicazione utilizza un sistema di punti. Basta tenerla accesa per guadagnare 5 punti per miglia o 3.2 per km (in condizioni di ‘guida normale’); nella modalità ‘road munching’, ovvero guida su un segmento stradale aggiunto di recente alle mappe Waze (segnalate da una colorazione diversa e dal puntatore della navigazione che si trasforma in Pacman) i punti sono 16 per miglia e 10 per km. Si possono guadagnare punti anche per una segnalazione stradale (6), per un aggiornamento sui prezzi del carburante (8) o per un commento (3). I punti consentono all’utente di collocarsi all’interno di una gerarchia (‘rank‘) che comprende cinque livelli: Baby, Adulto, Guerriero, Cavaliere e Re.
Per la navigazione, è possibile utilizzare diverse funzionalità. La destinazione può essere selezionata per categoria (parcheggio, stazione di servizio, punti di ristoro o altro) oppure con la ricerca vocale, attivabile tramite un tocco sul tasto ‘microfono’ e poi su quello della ricerca. In alternativa, è disponibile l’opzione che permette di raggiungere un amico il cui nome e indirizzo sono registrati nel database dell’applicazione oppure di selezionare la località di destinazione inserendo le coordinate di latitudine e longitudine.
La funzionalità che invece permette di ‘visualizzare percorsi alternativi’ è accessibile dalla barra di navigazione ETA che si trova in basso sullo schermo. Nell’angolo sinistro, toccando l’icona ‘Itinerari’ si visualizzano altri percorsi disponibili per raggiungere la propria meta; sono visualizzabili in ordine (‘visualizza lista’) o sulla mappa (‘visualizza mappa’). Se il percorso scelto è troppo lungo, è possibile che il server dell’applicazione non sia in grado di calcolarlo per intero e sul display viene visualizzato un messaggio di errore (‘Nessun percorso trovato’ o ‘Timeout del server di percorso’). In tal caso, il consiglio è quello di frazionare la ricerca in segmenti. Qualora la ricerca non dovesse riuscire neanche in questo modo, si può procedere ad effettuare una segnalazione sulla mappa: accedendo alla sezione ‘segnalazioni’ e selezionando successivamente ‘problema della mappa’ e poi ‘percorso non corretto’.
La compatibilità Waze CarPlay
Waze è entrata a far parte del novero delle applicazioni compatibili con CarPlay solo di recente (settembre 2018); si tratta di una delle novità introdotte da iOS 12 che consentirà di utilizzare le funzionalità per la navigazione offerte da Waze con l’applicazione di infotainment sviluppata dalla Apple. La compatibilità tra le due app è stata resa disponibile a seguito del rilascio dell’ultimo aggiornamento, arrivato pochi giorni dopo l’integrazione del supporto a Google Maps.
Waze su Android Auto
Collegando il proprio telefono cellulare all’auto tramite l’ingresso USB, sul display compare una versione semplificata dell’applicazione, incentrata per lo più sulle funzioni di navigazione. L’utilizzo tramite Android Auto è molto semplice: sul display della vettura basta selezionare “App di navigazione” e se Waze è l’ultima applicazione di questo tipo ad essere stata utilizzata, si aprirà in automatico; in caso contrario, andrà selezionata nel menù. Per scegliere una destinazione si possono adoperare il comando vocale o il display touch; per segnalare problemi inerenti il traffico, bisogna toccare il tasto apposito (‘Segnalazioni’) e scegliere l’opzione più pertinente.
La compatibilità Waze Android Auto risale al 2017 ma solo a luglio 2018 è stata implementata in maniera completa. All’inizio, infatti, l’utilizzo dell’app di navigazione (compatibile a partire dalla versione 4.27) era limitato alle sole auto equipaggiate con Android Auto o un altro dispositivo dedicato.