Welfare Aziendale: novità e regole dal Decreto Lavoro 2023

Welfare Aziendale: novità e regole dal Decreto Lavoro 2023

Il welfare aziendale come strumento di incentivazione e supporto.

Nell’ultimo periodo, il mondo del lavoro e delle agevolazioni fiscali per i dipendenti ha visto un notevole interesse verso il tema del welfare aziendale e dei fringe benefit, soprattutto in seguito alle ultime novità normative. L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 23 del 1 agosto 2023, ha fornito dettagliati chiarimenti su come le aziende e i lavoratori dovrebbero interpretare e applicare le novità introdotte dalla recente normativa in materia.

Nuove regole per il welfare aziendale

Le modifiche introdotte dal Decreto Lavoro e dalla sua Legge di conversione riguardano principalmente l’innalzamento della soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit portata eccezionalmente per l’anno 2023 a 3,000 euro rispetto agli originari 258,23 euro. Interessante notare come, entro questo limite, trovino spazio anche i rimborsi per le utenze domestiche di acqua, luce e gas erogati ai lavoratori.

Chi ne beneficia?

Un punto fondamentale chiarito dalla circolare riguarda i beneficiari dell’agevolazione. La norma prevede che ne possono usufruire sia i lavoratori dipendenti sia i percettori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente che abbiano figli fiscalmente a carico. In particolare, viene sottolineata la possibilità per entrambi i genitori di usufruire di tale agevolazione in misura piena per lo stesso figlio, a prescindere da determinate condizioni come la percezione dell’assegno unico universale.

casa e famiglia separata

Dichiarazione e obblighi del lavoratore

Per quanto concerne le modalità operative, l’Agenzia delle Entrate non impone vincoli stringenti sulla dichiarazione di eleggibilità all’agevolazione da parte del lavoratore, lasciando una certa flessibilità nell’accordo tra datore di lavoro e dipendente. Per poter usufruire dei benefici il lavoratore dovrà dichiarare al datore di lavoro di averne diritto fornendogli il codice fiscale dei figli fiscalmente a carico. L’unico vincolo riguarda il datore di lavoro al quale sarà richiesto di conservare la documentazione ai fini di un eventuale controllo. In caso di variazione delle condizioni che legittimano al beneficio sarà cruciale che i lavoratori informino tempestivamente il datore di lavoro, in modo da permettere un corretto recupero delle somme non più spettanti.