Nove morti in Italia per il virus West Nile nel 2025. L’infettivologo Matteo Bassetti invita alla calma e chiarisce.
Sono saliti a nove i decessi in Italia legati al virus West Nile dall’inizio del 2025. L’ultimo caso è stato registrato in Campania, dove un uomo di 76 anni, in dialisi e originario del Salernitano, è deceduto in una residenza a Grazzanise, in provincia di Caserta. Con questo caso, il bilancio totale conta un morto in Piemonte, tre nel Lazio e cinque in Campania.
La situazione ha generato preoccupazione, ma secondo l’infettivologo Matteo Bassetti via social come riportato da adnkronos.com, “in realtà non sembra esserci un aumento dei casi rispetto a quelli che abbiamo visto negli anni precedenti”. Il medico sottolinea che la peculiarità di quest’anno è nella distribuzione geografica, “soprattutto il Lazio e la Campania”. Tuttavia, invita alla prudenza: “Evitiamo l’allarmismo e cerchiamo di dare delle indicazioni molto precise”.

Quando è davvero necessario andare in ospedale
L’appello di Bassetti è chiaro: “Sento dire da alcuni: dovete andare al pronto soccorso quando avete la febbre. Assolutamente no, non è così, non facciamo questo errore”. L’infettivologo spiega che occorre rivolgersi al medico o all’ospedale solo in specifici casi: “Intanto, se siete stati punti da zanzare in una delle zone endemiche nel nostro Paese”, e solo “se si ha la febbre insieme a sintomi neurologici quali per esempio mal di testa, rigidità nucale, confusione mentale, paralisi dei nervi facciali, tremori”. In presenza di questi sintomi associati, è giustificata una visita in pronto soccorso per una corretta diagnosi.
L’importanza di non intasare i pronto soccorso
In assenza di segnali neurologici, non è opportuno sovraccaricare le strutture sanitarie: “Negli altri casi non ha nessun senso andare in ospedale e intasare i pronto soccorso”. Bassetti richiama al senso di responsabilità, soprattutto in un periodo in cui gli ospedali sono già sotto pressione per l’emergenza estiva.
La presenza del virus West Nile in Italia resta sotto controllo. Il monito dell’esperto è quello di mantenere alta l’attenzione, ma senza inutili allarmismi. Solo in presenza di sintomi specifici è opportuno ricorrere alle cure ospedaliere.