A Novara confermati quattro casi di West Nile virus, tutti in anziani. Nessuna grave complicazione. Ecco sintomi, rischi e strategie.
Salgono a quattro i casi confermati di West Nile virus a Novara. L’ultimo riguarda un anziano che, dopo aver manifestato forti emicranie, si è recato al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, dove è stato identificato il contagio. Fortunatamente, l’uomo è stato dimesso senza particolari complicazioni.
Il West Nile virus, trasmesso dalla zanzara comune, è ormai endemico nel territorio piemontese. Questo significa che il virus è presente stabilmente nella zona e viene regolarmente monitorato, soprattutto durante i mesi estivi.

I sintomi e l’impatto sugli anziani
Nei casi segnalati nelle scorse settimane, si trattava sempre di persone anziane. Sebbene il virus possa infettare chiunque, nell’80% dei casi non si manifesta alcun sintomo. Tuttavia, negli anziani con condizioni cliniche già compromesse, i segnali possono essere più evidenti.
I sintomi lievi includono febbre, nausea, mal di testa, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei. Nei casi più gravi – che si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) – si possono riscontrare febbre alta, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, convulsioni fino alla paralisi o al coma.
Prevenzione e monitoraggio nel Novarese
“Il West Nile è un virus che ormai è endemico nella nostra zona, quindi è presente”, come riportato da novaratoday.it riferisce Michele Massone, esperto della Regione Piemonte per la lotta alle zanzare. “È un virus che è stato portato dagli uccelli migratori, che è sostanzialmente un virus aviario: noi siamo un cosiddetto fondo cieco”.
La rete di sorveglianza include il controllo di zanzare adulte: “Mandiamo un campione all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per l’effettuazione di test genetici e la rilevazione del materiale genetico virale”.
Quando viene rilevata la presenza del virus, “interveniamo con insetticidi adulticidi, se necessario, e con i larvicidi per cercare di coprire tutta la zona”, aggiunge Massone, precisando però che “è impossibile fare una bonifica completa, visto che le zanzare si spostano molto”.