Wimbledon 2025 annuncia un montepremi record e importanti novità: tra cui la chiamata elettronica in tempo reale.
Dopo la finale persa al Roland Garros, Jannik Sinner punta la stagione sull’erba, e a crescere non è solo l’attesa ma anche il montepremi di Wimbledon, che nel 2025 raggiunge cifre record. L’edizione di quest’anno si annuncia come una delle più ricche e innovative di sempre, con l’All England Club che ha ufficializzato un incremento significativo dei premi e l’introduzione della chiamata elettronica in tempo reale.
Wimbledon 2025: le novità in campo
Tra i cambiamenti più rilevanti dell’edizione 2025, come riportato da Adnkronos, figura l’adozione del sistema di chiamata elettronica in tempo reale, che sostituirà integralmente i giudici di linea. Una decisione in linea con l’evoluzione dello sport, ma che ha suscitato critiche da parte di chi apprezza il ruolo umano nel gioco.
In risposta, l’All England Club impiegherà circa 80 ex giudici come assistenti di gara, con due per ciascun campo, pronti a intervenire in caso di malfunzionamenti del sistema elettronico. Un’altra novità riguarda l’orario delle finali di singolare, che saranno posticipate alle 16 locali (14:00 GMT), invece delle tradizionali 14 (12:00 GMT).
Il progetto più ambizioso resta l’espansione nel vicino Wimbledon Park, con l’obiettivo di aggiungere 39 nuovi campi in erba. Tuttavia, l’iniziativa è attualmente oggetto di una controversia legale.
Aumenta anche il montepremi
Il montepremi complessivo dei Championships sale a 53,5 milioni di sterline, pari a quasi 63 milioni di euro, con un incremento del 7% rispetto al 2024. I vincitori dei titoli di singolare maschile e femminile riceveranno ciascuno circa 3 milioni e mezzo di euro, segnando un aumento superiore all’11% rispetto all’edizione precedente.
Anche chi si qualificherà per il tabellone principale vedrà un miglioramento economico: la partecipazione garantirà almeno 66mila sterline, circa 77mila euro, con un aumento del 10%. L’annuncio arriva in seguito alla richiesta di alcuni i tennisti di una maggiore redistribuzione dei profitti dei tornei del Grande Slam.
