All’interno dello yacht non c’era nessuno, ma il mistero si fa più fitto: i proprietari croati spariscono dopo il salvataggio.
Si cerca di fare luce sul mistero dello yacht “fantasma” di Fregene, denominato Carpe Diem. Nei giorni scorsi alcuni passanti che si trovavano sulla spiaggia, si sono accorti dell’imbarcazione abbandonata sul litorale: a bordo non c’era nessuno. Adesso le ultime informazioni emerse rendono la questione ancora più intricata.
Il caso dello yacht fantasma
Domenica 22 ottobre, intorno alle 15.30, lo yacht di 15 metri è stato trovato a pochi metri dalla battigia, senza nessun passeggero all’interno. A scuotere i presenti sul posto, è stato solo il gran disordine rinvenuto: vestiti da uomo, scontrini (emessi a Lecce e a Marina di Camerota), cibo fresco, uno scooter e diversi attrezzi.
Chi ha assistito alla scena, si è accorto che l’imbarcazione si stava avvicinando lentamente a riva, spinta dalle onde del mare, fino ad approdare tra il rimessaggio Mantovanelli e lo stabilimento Controvento.
Sul posto è intervenuta la Capitaneria di porto e il personale dell’ufficio marittimo di Fregene, secondo cui il “Carpe Diem” sarebbe salpato da Marina di Camerota la scorsa settimana diretto al nord. La piccola nave sarebbe però rimasta vittima di un naufragio.
Chi erano i passeggeri?
Secondo le prime ricostruzioni, pare che a bordo dello yacht ci sarebbero state in origine tre cittadini francesi. Tuttavia, la barca è risultata poi appartenere a un cittadino croato. I tre erano direzionati verso Genova, ma improvvisamente il motore sarebbe andato in avaria.
Trovandosi in difficoltà, i tre avrebbero quindi lanciato l’allarme e una nave da crociera in transito li avrebbe intercettati. I tre passeggeri sarebbero a quel punto stati fatti salire a bordo della nave giunta in soccorso, lasciando invece il loro yacht in mare.
Il mistero sui proprietari dello yacht: dove sono finiti?
Il cittadino croato, proprietario dello yacht, da un connazionale nel 2022. La Capitaneria di Porto ha cercato di rintracciarlo, ma al momento tutti i tentativi si sono rivelati vani. Si sa solo che l’uomo è residente a Cheval-Blanc (Marsiglia), dov’era originariamente diretta la Carpe Diem.
I sospetti si accentuano sul fatto che i tre passeggeri potrebbero aver fatto immediatamente ritorno verso la Francia, senza preoccuparsi del destino dell’imbarcazione. Ambigua anche l’assenza di una bandiera nazionale sullo yacht, e il fatto che sulla fiancata di quest’ultimo ci sia scritto un numero diverso da quello presente sul documento francese ritrovato.
