Yak‑130M: il nuovo caccia della Russia che fa paura a tutti
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Yak‑130M: il nuovo caccia della Russia che fa paura a tutti

Militare Russia

La Russia rilancia lo Yak‑130M, evoluzione dell’addestratore Yak‑130 con radar BRLS‑130R e sensori avanzati.

Nel contesto attuale di ridefinizione degli equilibri militari globali, come riportato da ilgiornale.it, la Russia ha presentato ufficialmente il nuovo Yak‑130M, evoluzione tecnologica dell’addestratore avanzato Yak‑130, già diffuso in numerose forze aeree. Costruito a Irkutsk dalla United Aircraft Corporation, il velivolo si trova attualmente in fase di test a terra e in volo, mentre altri due esemplari sono in produzione.

Aereo da guerra, caccia
Aereo da guerra, caccia – newsmondo.it

Un’evoluzione strategica per il mercato dei caccia leggeri

L’obiettivo del programma è trasformare un jet formativo in un velivolo ibrido, capace di combinare addestramento avanzato e capacità di combattimento leggero, a costi contenuti. Un approccio già testato da altri competitor, come il M‑346FA italiano o il sudcoreano FA‑50, ma che Mosca intende superare con un modello ancora più accessibile e versatile.

Le novità tecnologiche del Yak‑130M

La piattaforma Yak‑130M mantiene la struttura biposto e bimotore del modello originale, ma introduce aggiornamenti sostanziali nei sistemi avionici. Il nuovo radar BRLS‑130R garantisce l’individuazione e l’ingaggio di bersagli anche in condizioni meteo avverse, mentre il modulo ottico-laser SOLT‑130K consente operazioni di precisione giorno e notte.

Il jet integra inoltre una suite difensiva President‑S130, per protezione elettronica, e un sistema di comunicazione KSS‑130 per la condivisione in tempo reale dei dati tattici. L’aereo è compatibile con missili aria-aria e armi guidate aria-superficie, incluse opzioni a guida laser e satellitare.

Queste capacità consentono missioni come supporto ravvicinato, interdizione tattica e difesa di obiettivi sensibili, pur restando entro i parametri di un jet addestratore.

Sul piano strategico, il Yak‑130M mira a rafforzare la formazione dei piloti russi, riducendo l’impiego dei caccia più costosi per scenari secondari. A livello internazionale, Mosca punta a esportare il velivolo in Asia, Medio Oriente e Africa, offrendo un’opzione low cost in un mercato dominato da rivali occidentali.

Il successo del programma dipenderà dall’esito dei test in corso. Se le prestazioni saranno confermate, la produzione su larga scala potrebbe iniziare entro il 2027.

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ultimo aggiornamento: 14 Ottobre 2025 12:30

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