La svolta di Zaia contro Matteo Salvini: le parole che accendono la Lega

La svolta di Zaia contro Matteo Salvini: le parole che accendono la Lega

Il discorso di Zaia a Treviso rinnova l’identità veneta nel cuore della Lega.

Durante un’assemblea provinciale della Lega a Treviso, Luca Zaia ha sorpreso e infiammato l’auditorio con un discorso che ha riportato alla luce le origini venete del partito, sottolineando una netta distanza dalle recenti evoluzioni politiche e una mancanza di menzioni nei confronti di Matteo Salvini.

Noi nasciamo per difendere i veneti. Abbiamo fatto una federazione con le altre regioni, bene, si chiamava Lega Nord e a me piaceva di più. Anzi, a dirla tutta era più bello Liga”, ha affermato Zaia, evocando i sentimenti e l’orgoglio delle origini del partito, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera.

Luca Zaia

Zaia: l’identità veneta al centro

Nel corso dell’evento, che ha visto la partecipazione di cinquecento militanti nella provincia considerata la culla della Liga Veneta, Zaia ha ripercorso le tappe significative della storia del Carroccio.

Dalle prime vittorie comunali fino agli scandali che hanno colpito la politica italiana, senza mai intaccare l’integrità dei membri della Lega veneta, il presidente ha trasmesso un messaggio di resilienza e fedeltà ai principi fondatori del partito.

Per i leghisti veneti «Liga» significa Leone di San Marco, orgoglio contro la lunga sudditanza verso i cugini lombardi che sempre hanno espresso il segretario federale“, sottolinea il Corriere della Sera, evidenziando il senso di appartenenza e di identità che anima il discorso di Zaia.

Politica e futuro: verso le elezioni europee

Mentre a livello nazionale si discute del possibile terzo mandato per i governatori, emerge un movimento di supporto a Zaia per una candidatura alle prossime elezioni europee.

Una raccolta firme online è stata avviata da Giuseppe Paolin, responsabile organizzativo della Lega in Veneto, con l’obiettivo di vedere Zaia capolista alle Europee. Questo movimento riflette il desiderio di una parte dell’elettorato di riconnettersi alle radici del partito e di promuovere una figura politica che ha saputo mantenere vivo l’orgoglio e l’identità veneta.