Da qualche giorno si vocifera sull’esordio di Patrick Zaki in politica: ma quanto sarebbe fattibile questa ipotesi?
Dopo aver ricevuto la grazia dal presidente egiziano Al-Sisi, Patrick Zaki è tornato in Italia (anche se con un volo di linea che ha scatenato diverse polemiche). Ma da qualche giorno girano strane voci sulla possibile candidatura del ricercatore alle elezioni Euopee del 2024 con la sinistra. E’ davvero possibile?
Zaki: “Voglio continuare a combattere”
Appena arrivato nella sua Bologna, Zaki ha tenuto un discorso in Università esprimendo la voglia di “continuare a combattere per i diritti umani”. “Finalmente sono qui: è un sogno che si avvera dopo tanti anni. E’ bellissimo essere qui all’Università Grazie. Grazie”, ha detto in conferenza stampa.
In Egitto il ricercatore universitario ha potuto vedere “centinaia di persone in prigione, chiediamo che vengano rilasciate. Meritano la grazia presidenziale come me“. Poi, ha ringraziato “le autorità italiane e egiziane, le ong, la società civile e i vertici dello stato italiano fino alla presidente del Consiglio“.
Candidatura in vista?
Tra le prime novità uscite a galla nelle ultime ore, ci sarebbe la possibile candidatura di Patrick Zaki alle europee del 2024, al fianco della sinistra. I rumors sostengono soprattutto che sotto ci sarebbe un corteggiamento politico ricevuto dal Pd di Elly Schlein.
Tuttavia, la possibilità di vederlo nelle liste del Pd o di qualche partito di sinistra sono davvero poche: il ricercatore infatti resta ostacolata dalla cittadinanza europea che non riuscirebbe ad ottenere in pochi mesi.
D’altra parte, c’è anche la questione dell’Egitto che di fatto non gradirebbe un ex prigioniero politico eletto al Parlamento europeo con immunità e col megafono in mano contro al Sisi.