Zelensky riferisce di una telefonata con Trump, collegando la pace a Gaza alla possibilità di fermare l’aggressione russa.
Il conflitto in Ucraina continua a intensificarsi, tra attacchi mirati alle infrastrutture energetiche e controffensive in territorio russo. In questo contesto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato una significativa telefonata con Donald Trump, sottolineando una connessione simbolica e strategica tra le guerre in corso in Medio Oriente e in Europa orientale.

“Una buona conversazione, molto produttiva”: Zelensky e Trump discutono la guerra
Come riportato da ansa.it, attraverso il suo canale Telegram, Zelensky ha dichiarato: “Ho parlato con il presidente Trump. Una buona conversazione, molto produttiva. Mi sono congratulato per il successo e l’accordo per il Medio Oriente che ha effettivamente ottenuto, ed è un risultato forte. E se si riesce a fermare la guerra in quella regione, sicuramente altre guerre possono essere fermate, compresa questa guerra russa”.
Il presidente ucraino ha inoltre aggiunto: “Ho informato Trump degli attacchi russi alla nostra energia. Grato per la disponibilità a sostenerci. Abbiamo discusso le possibilità di rafforzare la nostra difesa aerea e gli accordi al riguardo. Ci sono buone opzioni”.
Infine, ha ribadito: “Ci sono buone opzioni, idee forti su come rafforzarci realmente. È necessaria la disponibilità dei russi a partecipare a una vera diplomazia. Grazie alla forza questo può essere garantito. Grazie, signor Presidente!”.
Queste dichiarazioni suggeriscono che l’Ucraina stia cercando di consolidare il proprio sostegno internazionale e rafforzare le proprie capacità difensive, anche in vista dei duri mesi invernali.
Attacchi e controffensive: droni e blackout in Ucraina, raffineria colpita in Russia
Nella notte tra il 10 e l’11 ottobre, la Russia ha lanciato 78 droni, secondo l’aeronautica militare di Kiev. Le forze ucraine affermano di averne abbattuti 54, di cui 40 del tipo Shahed, ma 21 droni hanno comunque colpito sei diverse località.
A Chernihiv, almeno due persone sono morte dopo che un drone russo ha colpito il veicolo di un elettricista. A Odessa, i raid hanno colpito centrali e infrastrutture elettriche, lasciando 44 insediamenti senza corrente. Incendi sono scoppiati in un impianto energetico e in un complesso alberghiero e di ristorazione. Una donna di 47 anni è rimasta ferita.
A Kiev, è stata ripristinata l’elettricità sulla riva sinistra del Dnipro. La compagnia DTEK ha annunciato: “A Kiev la riva sinistra è tornata ad avere elettricità. Continueremo a lavorare finché ogni famiglia non avrà di nuovo luce. Grazie per la pazienza e il sostegno”.
Intanto, le forze ucraine hanno colpito una raffineria della Bashneft-Unpz a Ufa, a circa 1.400 km dal fronte ucraino, nella repubblica di Bashkiria. Secondo Ukrinform, l’attacco è stato condotto da un drone dello Ssu, che prosegue così la strategia di colpire la produzione di idrocarburi russa, già ridotta del 20% secondo fonti di Kiev. “Questo è il terzo attacco in profondità dell’Ssu in Bashkiria nell’ultimo mese. L’Ssu può raggiungere qualsiasi obiettivo in territorio nemico che operi contro l’Ucraina”, ha detto una fonte.
Dal lato russo, il ministero della Difesa ha comunicato di aver intercettato 42 droni ucraini nella notte: 19 nella regione di Volgograd, 15 a Rostov, 3 a Ul’janovsk, 2 a Voronezh e Bashkortostan, e 1 a Saratov.