Il presidente ucraino Zelensky è intervenuto al Consiglio europeo e ha chiesto all’Ue di tenere un summit sul piano di pace.
Volodymyr Zelensky, intervenuto in videoconferenza al Consiglio europeo a Bruxelles ieri, ha chiesto ai leader dell’Ue di organizzare “un summit in una capitale europea” per discutere il suo piano di pace in dieci punti. Il presidente ucraino ha ringraziato “calorosamente” i capi di stato e di governo dell’Unione ma ha anche ricordato loro i “cinque fattori di ritardo” che rischiano di prolungare il conflitto contro la Russia.
I ritardi riguardano l’invio di armi. Secondo Zelensky la guerra non finirà presto se non ci sarà la “consegna di missili a lungo raggio e di jet da combattimento”. Inoltre, insiste per approvare “un nuovo pacchetto di sanzioni e l’attuazione della formula di pace”, indebolire ora le sanzioni, precisa Zelensky, manderebbe un messaggio sbagliato. I leader dei 27 hanno confermato il loro sostegno al piano di pace del presidente ucraino ma bisogna fare in fretta per Kiev.
Le richieste del presidente ucraino ai 27
L’ultimo dei cinque fattori riguarda invece “l’apertura dei negoziati di adesione all’Unione Europea“, che non può assolutamente essere rimandata perché il popolo “ha bisogno in qualcosa in cui credere e trarre la forza per combattere”.
Intanto dalla Slovacchia arrivano a Kiev i primi quattro caccia Mig-29 su 13. Questa consegna ha suscitato l’ira di Mosca che continua ad accusare l’Occidente di proseguire verso l’escalation del conflitto. Zelensky però non è ancora soddisfatto e chiede jet moderni (F-16 in primis, ma anche Eurofighter, Rafale o gli svedesi Gripen), per poter avere un vantaggio sulla Russia.