Il presidente ucraino ha detto che l’Ong giustifica la Russia.
Volodymyr Zelensky ha accusato Amnesty International di giustificare gli attacchi della Russia. Questo attacco è arrivato dopo che l’ong ha pubblicato un rapporto nel quale segnalava che l’esercito ucraino utilizza tattiche di combattimento che mettono in pericolo la vita dei civili. Il presidente ucraino ha detto che non ha visto rapporti tanto “chiari ed opportuni” di alcuni organismi internazionali sui “crimini commessi dai terroristi russi”.
Il rapporto di Amnesty International ha scatenato l’ira di Zelensky che ha accusato l’Ong di tentare di discolpare la “Russia e di trasferire la responsabilità dall’aggressore alla vittima”. Inoltre, il presidente Zelensky ha sottolineato che non c’è condizione per la quale si possa giustificare un attacco come quello che la Russia ha fatto all’Ucraina. Per questo non si può tollerare che un’organizzazione realizzi un rapporto “equiparando la vittima all’aggressore. Sono stati distrutti o danneggiati quasi 200 edifici religiosi. Quasi 900 istituzioni mediche. Oltre 2.200 scuole. L’esercito russo non si è fermato neanche davanti ai monumenti alle vittime dell’Olocausto e non ci sono rapporti su questo, senza motivo. E’ immorale”.
Zelensky: “Chi giustifica Mosca ne condivide le responsabilità”
Amnesty starebbe involontariamente aiutando Mosca secondo Zelensky creando “artificialmente un contesto informativo in cui si giustificano gli attacchi terroristici” perché “questi sono rapporti che manipolano la realtà”. Allo stesso modo, “condividono la responsabilità per la morte delle persone” sferra l’attacco il presidente ucraino. Arriva pronta la risposta dell’Ong.
La segretaria generale di Amnesty International Agnès Callamard ha avvertito Kiev che “essere in posizione difensiva non esime l’esercito ucraino dal rispettare il diritto internazionale umanitario”. Per Amnesty, “ci sono evidenze che l’esercito ucraino ha lanciato attacchi da aree residenziali popolate e che si sono insediate in 19 villaggi e paesi”. Poi Amnesty accusa chi attacca le indagii dell’Ong condannando la propaganda di guerra, disinformazione e cattiva informazione. “Ma non danneggerà la nostra imparzialità né cambierà i fatti”, ha detto Callamard via social.