Zelensky ha commentato la tregua in occasione del Natale ortodosso richiesta dallo zar di Russia Valdimir Putin.
Secondo alcune indiscrezioni il mese di febbraio sarà decisivo nel conflitto tra Russia e Ucraina. Nel suo ultimo videomessaggio su Telegram il leader di Kiev ha ribadito la necessità di porre fine al conflitto nel più breve tempo possibile. Anche Erdognan, leader turco, rivolgendosi a Putin chiede un cessate il fuoco unilaterale.
Inoltre il patriarca Kirill ha chiesto una tregua per il periodo del Natale ortodosso. In questa situazione, la moglie di un generale russo ha espresso la sua volontà di avere una vendetta per i soldati uccisi a Makiivka. Durante le prossime ore Erdogan ascolterà Putin e Zelensky.
Secondo Volodymyr Zelensky “le autorità russe vogliono usare il Natale come copertura per fermare l’avanzata dei nostri ragazzi nel Donbass, anche solo per un po’, e portare attrezzature, munizioni e mobilitarsi più vicino alle nostre posizioni”.
Secondo il leader di Kiev la tregua di 36 ore per il Natale ortodosso chiesta dallo zar di Russia sarebbe puramente una tattica. “Questo porterà solo un altro aumento del numero delle vittime. Tutti nel mondo sanno come il Cremlino usa le pause della guerra per continuare la guerra con rinnovato vigore”, spiega. E aggiunge che la “guerra finirà quando i soldati” russi “se ne andranno o li cacceremo”.
Continuare la guerra risulta sempre più difficile: il Gruppo Wagner ha ammesso che l’avanzata delle truppe del Cremlino nel Donetsk “procede con difficoltà“. Le truppe di Russia sono prive di munizioni. Proprio per questo motivo, si vocifera su una possibile collaborazione tra Russia e Iran, in modo che quest’ultimo possa sostenere Mosca per quanto riguarda le forniture di materiale bellico.
Ad oggi, la guerra in Ucraina conta 316 giorni. Quella che doveva essere una guerra lampo si è trasformata in una guerra di logoramento che perdura ormai da quasi un anno. Ed è proprio nel mese di febbraio che si conteranno 12 mesi esatti dall’inizio del conflitto.