Zelensky: “Mosca vuole distruggerci con il freddo e il buio”
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Zelensky: “Mosca vuole distruggerci con …”

Volodymyr Zelensky

Le forze russe continuano a bombardare l’Ucraina: oggi due missili hanno colpito un’infrastruttura del settore dei trasporti a Kryvyi Rih.

Le forze russe continuano a bombardare l’Ucraina: oggi due missili hanno colpito un’infrastruttura del settore dei trasporti a Kryvyi Rih. Ancora 130mila abitanti sono senza elettricità dopo gli attacchi delle forze russe di mercoledì scorso che hanno causato massicci blackout in tutte le regioni del Paese. In vista dell’inverno, il Paese teme di restare al gelo nel periodo più rischioso dell’anno.

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In seguito ai bombardamenti russi avvenuti lo scorso fine settimana nei pressi della centrale elettrica di Zaporizhzhia, gran parte dell’Ucraina è rimasta senza corrente elettrica. I disagi sono numerosi soprattutto con l’arrivo dell’inverno. I venti sono gelidi e le temperature sotto lo zero in Ucraina, “civili in pericolo” dichiara Medici senza Frontiere.

Civili al gelo

Il presidente Zelensky in occasione della commemorazione dell’Holodomor, lo sterminio per fame provocato dall’Urss di Stalin in Ucraina, afferma: “Una volta volevano distruggerci con la fame, ora con l’oscurità e il freddo. Noi non possiamo essere spezzati. Il nostro fuoco non si spegnerà. Sconfiggeremo di nuovo la morte”.

Intanto Kiev è riuscita a ripristinare l’elettricità, l’acqua, il riscaldamento e le comunicazioni. Secondo le autorità, da questa mattina la maggior parte dei residenti della città non solo ha l’elettricità, ma non ci sono neanche interruzioni di emergenza e di stabilizzazione.

Terminano le forniture di armi

Dall’inizio della guerra sono state miliardi le armi inviate dai Paesi alleati all’Ucraina. Ad oggi, la Nato sta esaurendo le forniture di armamenti, ma i 10 Paesi rimanenti possono offrire di più (come l’Italia, la Francia, la Germania e l’Olanda). L’operazione di difesa di Kiev è riuscita ad uccidere 86.710 militari russi, oltre che a distruggere 278 aerei, 261 elicotteri, oltre 2.900 carri armati e 5.848 veicoli corazzati da combattimento.

Papa Francesco esprime il suo pensiero per gli ucraini sperando in un ritorno alla pace: “Io vorrei unire le mie lacrime alle vostre e dirvi che non c’è giorno in cui non vi sia vicino e non vi porti nel mio cuore e nella mia preghiera. Il vostro dolore è il mio dolore”. Anche Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e portavoce del comitato “Fermare la Guerra”, si è detto pronto a “proporre un’iniziativa specifica, una ‘Tregua di Natale'” seguendo le parole di pace dette più volte da Papa Francesco.

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ultimo aggiornamento: 27 Novembre 2022 18:06

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