Zelensky visita i soldati feriti nell’ospedale di Kiev

Zelensky visita i soldati feriti nell’ospedale di Kiev

Il presidente ucraino Zelensky è andato in visita presso l’ospedale della città di Kiev per poter incontrare alcuni dei soldati feriti dalla guerra in corso.

Un video diffuso tramite i social direttamente dallo staff interno del presidente ucraino Zelesky mostra quest’ultimo nella giornata del 13 marzo 2022 in visita a dei soldati ucraini presenti nell’ospedale di Kiev. Soldati che sono purtroppo stati feriti durante la guerra che continua ad interessare lo stato dell’Ucraina e lo stato della Russia.

Il lungo video rilasciato ai media riprende il presidente ucraino Volodymyr Zelensky recarsi a piedi verso l’ospedale militare e successivamente all’interno della struttura dell’ospedale di Kiev. Nel video il presidente percorre i corridoi dell’ospedale per andare a visitare diversi pazienti presenti nei reparti. Tutti soldati feriti. Per poter così donare loro anche sono un semplice saluto, uno scatto fotografico o ancora un onorificenza. Indossando camice e mascherina il presidente ucraino ha poi fatto visita anche all’interno del reparto di terapia intensiva.

Zelensky sempre sul campo di fianco al suo popolo

Un bel gesto da parte del presidente Zelensky andare a trovare personalmente diversi soldati ucraini che si sono battuti per il benessere dell’Ucraina. Ma nel contempo il video potrebbe rivelarsi utile anche a smentire alcune delle continue accuse russe.

Da ormai diversi giorni durante il conflitto infatti lo stato della Russia persiste nel comunicare ai media che il presidente ucraino Zelensky non è affatto sul campo. Bensì è scappato all’inizio dello scoppiare della guerra. I diversi video girati e diffusi sui social network dallo staff del presidente e anche direttamente dal presidente ucraino stesso per le accuse russe non sarebbero altro che video falsi, girati in tempi precedenti.

Ma il presidente ucraino Zelensky risponde a queste accuse rendendosi in prima persona partecipe in questa guerra devastante. Mostrandosi vicino al suo battagliero popolo ucraino non solamente con le parole di sostegno e ringraziamento. Ma anche e soprattutto con i fatti, registrati e puntualmente resi pubblici.