Zerocalcare: “I curdi non hanno amici, solo le montagne”

Zerocalcare: “I curdi non hanno amici, solo le montagne”

Il fumettista autore di Kabane Calling racconta il suo stato d’animo di fronte alla scelta di sacrificare i curdi.

Michele Rech, in arte Zerocalcare, ha rilasciato un’intervista a Repubblica in cui racconta il suo pensiero dopo il cambio di scenario internazionale. La decisione di Svezia e Finlandia di cedere sui diritti dei curdi ed esporli al loro destino nelle mani di Erdogan per entrare nella Nato ha destato in lui grande preoccupazione.

L’autore di fumetti aveva descritto con un grande successo la guerra di Kobane in Kobane Calling. La preoccupazione è dovuta al fatto che questo accordo stipulato dalla Nato “porta indietro di anni l’intero processo di autodeterminazione del popolo curdo”. Infatti mette in discussione persone che hanno combattuto contro l’Isis, il diritto all’asilo e il nome del Pkk nella lista dei terroristi internazionali.

bandiera NATO

Zeocalcare: è una barbarie contro i curdi

Per Zerocalcare questa è “la premessa a un’invasione del nord della Siria da parte della Turchia. Sono tutti passaggi preliminari che mettono in sicurezza il progetto di Erdogan“. Oltre a mandare all’aria il sacrificio di uomini e donne per la conquista dei diritti e dell’indipendenza del Kurdistan, per il fumettista si tratta di un vero e proprio disastro geopolitico.

E’ un disastro perché “dove arriva la Turchia ritorna la sharia“, quelle zone potrebbero essere gestite e controllate da gruppi jihadisti. Zerocalcare spiega come i curdi siano diventati moneta di scambio nella guerra in Ucraina mentre apparentemente non c’entrano nulla. Questo dà l’idea di come “si giochi con la pelle di chi sta lontano e vive in posti che in molti non sanno neanche individuare sulla cartina geografica”.

Questo è ancor più grave forse di quello che sta succedendo in Ucraina. “Questo accordo sui curdi è una barbarie. Siamo vittime di uno schieramento rimasto alla Guerra Fredda. Se abbiamo a cuore la democrazia, quella dei curdi non solo lo è ma per certi aspetti è anche più avanzata della nostra” lamenta Zerocalcare condannando questa scelta della Nato.