La nuova Ztl nel Quadrilatero della Moda a Milano crea tensioni tra il Comune e il Ministero delle Infrastrutture.
Il progetto di una Zona a traffico limitato (Ztl) nel celebre Quadrilatero della Moda ha scatenato un acceso dibattito tra il Comune di Milano e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’intenzione del sindaco Beppe Sala era quella di introdurre, a partire da settembre, una Ztl che avrebbe consentito il transito delle auto solo per un massimo di 15 minuti. I commercianti avevano richiesto una tolleranza di 45 minuti, temendo un impatto negativo sul commercio locale.
Tuttavia, il Ministero, guidato da Matteo Salvini, ha respinto l’autorizzazione, spiegando che le norme vigenti non consentono il controllo del tempo di permanenza all’interno di una ZTL. Secondo il dicastero, le ZTL possono essere monitorate solo per l’accesso, ma non per la durata del transito. “Allo stato attuale, è impossibile il controllo del tempo di permanenza nelle ZTL fino all’adozione del nuovo regolamento del Codice della strada“, ha dichiarato il Ministero. Di conseguenza, i varchi elettronici previsti per il controllo del traffico nel Quadrilatero rimangono inattivi.
Sala insiste sulla necessità della Ztl
Nonostante il blocco da parte del Ministero, il sindaco Sala ha dichiarato di non volersi fermare: “Gli uffici ci stanno lavorando. Non c’è un diniego assoluto alle ZTL, e non sarebbe certo l’unica che c’è in Italia”. Il Comune di Milano sta dunque valutando nuove strade per implementare la ZTL nel Quadrilatero della Moda, magari proponendo una versione più severa, con limitazioni estese alle 24 ore su 24 e deroghe per residenti, artigiani e operatori del settore moda.
Il sindaco ha anche ribadito l’importanza di trovare un giusto equilibrio tra il commercio locale e la riduzione del traffico veicolare, per migliorare la vivibilità di una delle zone più esclusive della città. “Vedremo come andare avanti,” ha aggiunto Sala, dimostrando che Milano è pronta a proseguire nel percorso di pedonalizzazione del Quadrilatero.
Estensione dell’Area C nel weekend: polemiche in corso
Parallelamente, è in discussione un’altra misura per il traffico cittadino: l’estensione dell’obbligo di pagamento dell’Area C anche durante i weekend. La proposta dovrebbe entrare in vigore la prossima primavera, dopo l’approvazione del Piano del traffico, e ha già suscitato reazioni contrarie da parte del centrodestra e di Assomobilità. “La misura penalizza i milanesi e il commercio. Serve solo a far cassa,” ha commentato Simonpaolo Buongardino, presidente di Assomobilità.