Il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, ha dichiarato che la piattaforma social non suggerirà per lungo tempo gruppi politici ai propri utenti.
STATI UNITI – Facebook, attraverso il proprio fondatore, non raccomanderà più agli utenti gruppi di tipo politico. Il patron Mark Zuckerberg ha infatti annunciato: “Intendiamo mantenere i gruppi civici e politici al di fuori dei suggerimenti per lungo tempo ed espandere questa politica a livello globale“. L’obiettivo è quello di ridurre i contenuti politici nei principali feed di notizie degli utenti “per abbassare la temperatura e scoraggiare conversazioni divisive“. La disposizione è già valida negli Stati Uniti e sarà estesa al resto del mondo.
Meno politica su Facebook
Il fondatore del social network ha aggiunto che internamente i gruppi di sviluppo stanno cercando il modo di ridurre la visibilità dei contenuti politici sulla bacheca degli utenti. “Certo – ha precisato il 36enne di White Plains –, sarà sempre possibile partecipare a discussioni e gruppi politici, per chi lo desidera“. Tuttavia, la comunità di Facebook, secondo il fondatore del social, avrebbe fatto capire che “le persone non vogliono che la politica e le discussioni abbiano la precedenza sulle altre quando usano i nostri servizi“.
Il caso Trump
La mossa di Zuckerberg arriva dopo la decisione di sospendere l’account dell’ex presidente Usa, Donald Trump, dopo l’insurrezione di Washington del 6 gennaio. Decisione che al momento è al vaglio di una commissione di esperti indipendenti che dovranno decidere se prorogare o meno lo stop alla pagina dell’ex inquilino della Casa Bianca.
Boom di profitti
Le parole di Zuckerberg arrivano durante la presentazione dei risultati trimestrali. Il gruppo californiano di San Francisco ha realizzato quasi 86 miliardi di dollari di vendite durante l’anno e ha generato più di 29 miliardi di dollari di profitti, in crescita del 58% nonostante la pandemia.