120 anni di Milan, Shevchenko: “Maldini simbolo, rapporto con Berlusconi eccezionale”

Andriy Shevchenko ha rilasciato un’intervista a pochi giorni dal 120° della fondazione del Milan. L’ucraino ha parlato in particolare di Berlusconi e Maldini.

Il Milan si avvicina ai 120 anni dalla fondazione. E uno dei suoi calciatori più forti, Andriy Shevchenko, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

Milan e Berlusconi

Le prime parole spese da Shevchenko a riguardo del suo ex club: “Adoravo il Milan, per quello volevo venire a giocare in rossonero. Rapporto con Berlusconi? È naturale. Tutto quello che riguarda la mia carriera a Milano è legato a lui“.

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Maldini il simbolo

Giocatore simbolo dei 120 anni del Milan? Dico Maldini – ha detto Shevchenko – perché rappresenta il mio Milan ma ha attraversato tanti anni. Il club ha avuto tantissimi campioni: Rivera, Baresi, molti altri. Paolo è il simbolo del mio tempo, ma è anche un giocatore particolare: padre capitano, come lui, e poi allenatore, mentre lui ora è dirigente, con un figlio che gioca nel Milan. È una storia che attraversa quasi tutte le epoche e credo che sia più unica che rara nel calcio. Per questo penso che, alla fine, se proprio si dovesse scegliere un unico nome sarebbe giusto scegliere Paolo. Che è il simbolo di un club straordinario, che ha segnato tante epoche. La storia non si dimentica. Lo dimostrano i tifosi, pensi quanti ce ne sono stati e quanti ce ne sono allo stadio, anche nei periodi di difficoltà“.

L’augurio di Shevchenko

Infine, Shevchenko fa gli auguri al ‘suo’ Milan: “Augurio al Milan? Faccio gli auguri a tutti quelli che hanno contribuito a creare questa lunga emozione, in un modo o nell’altro. È una festa per tutti noi, non soltanto per quelli che hanno avuto la fortuna di stare sul palcoscenico. Il Milan è unico, è un grande film che non finisce. Chi ama il calcio lo sa“.

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