19 gennaio 1940, Paolo Borsellino nasceva a Palermo

19 gennaio 1940, Paolo Borsellino nasceva a Palermo

Il 19 gennaio del 1940 Paolo Borsellino nasceva a Palermo. Per anni uno degli uomini di punta del pool antimafia, viene ucciso nel 1992.

Paolo Borsellino avrebbe compiuto 81 anni. L’indimenticato magistrato era nato infatti a Palermo il 19 gennaio 1940 in una famiglia borghese, nell’antico quartiere di origine araba della Kalsa. Entrambi i genitori erano farmacisti. Frequenta il Liceo classico “Meli” e si iscrive presso la facoltà di Giurisprudenza di Palermo: all’età di 22 anni consegue la laurea con il massimo dei voti. Membro dell’esecutivo provinciale, delegato al congresso provinciale, nel periodo universitario Paolo Borsellino viene anche eletto come rappresentante studentesco nella lista del Fuan Fanalino.

I primi incarichi in magistratura

Borsellino studia per il concorso in magistratura che supera nel 1963. Nel 1965 è uditore giudiziario presso il tribunale civile di Enna. Due anni più tardi ottiene il primo incarico direttivo: Pretore a Mazara del Vallo. E’ il 1975 quando Paolo Borsellino viene trasferito al tribunale di Palermo.

Paolo Borsellino a Palermo

A luglio entra all’Ufficio istruzione processi penali sotto la guida di Rocco Chinnici. Con il capitano dei carabinieri Basile lavora alla prima indagine sulla mafia: da questo momento comincia il suo grande impegno, senza sosta, per contrastare e sconfiggere l’organizzazione mafiosa.

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Il pool antimafia

Viene costituito un pool che comprende quattro magistrati. Falcone, Borsellino e Barrile lavorano uno a fianco all’altro, sotto la guida di Rocco Chinnici. Poi il 29 luglio 1983 Chinnici viene assassinato con un’autobomba.  A sostituirlo arriva a Palermo il giudice Caponnetto e il pool, sempre più affiatato continua nell’incessante lavoro raggiungendo i primi risultati. Nel 1984 le dichiarazioni di Tommaso Buscetta danno un grande impulso alle indagini del pool in vista del Maxiprocesso.

La strage di via D’Amelio

Nel 1992 la mafia sferra l’attacco finale: il 23 maggio a Capaci viene assassinato Giovanni Falcone, il 19 luglio in via D’Amelio Paolo Borsellino viene trucidato con cinque agenti di scorta.