Vent’anni fa si è svolto il G8 di Genova tra il 19 e il 22 luglio 2001. L’evento fu segnato dai gravi incidenti di piazza, dalla morte di Carlo Giuliani e dall’irruzione alla Diaz.
Il G8 di Genova si svolse nel 2001 nel capoluogo ligure. Dal 19 al 22 luglio, i capi di Stato e di governo degli otto Paesi più industrializzati si sono riuniti a Palazzo Ducale, sotto la presidenza italiana guidata dal premier Silvio Berlusconi.
Genova, primi scontri
La scelta della sede, operata dal Governo Amato, suscitò dubbi e perplessità: temendo azioni violente da parte dei cosiddetti Black bloc, come già successo a Seattle e a Napoli, la topografia della città avrebbe rischiato di acuire maggiormente il rischio, con gravi difficoltà di mantenere l’ordine pubblico.
Già il 19 luglio si registrarono dei tafferugli vicino alla sede della Questura, interrotti rapidamente dall’intervento della polizia. Le premesse, in ogni caso, era quelle di una sorta di guerra…
20 luglio, la morte di Carlo Giuliani
Venerdì 20 luglio fu l’apice delle manifestazioni e degli scontri. Nel primo pomeriggio avvennero i primi incidenti: nei pressi della stazione Brignole alcuni Black bloc attaccarono con lanci di bottiglie Molotov e sassi un cordone formato da carabinieri. Per le vie di Genova non si contavano più le devastazioni: auto in fiamme, cassonetti rovesciati, vetrine danneggiate e attività commerciali saccheggiate. In Corso Torino un blindato dei CC venne dato alle fiamme dal lancio di molotov.
Poi, dopo le 17.00, in Piazza Alimonda, si consuma la tragedia: un Land Rover dei carabinieri, rimasto intrappolato durante una manovra di ripiegamento, viene preso d’assalto da un gruppo di manifestanti che, armati di pietre e bastoni, sfondano i vetri del fuoristrada. Carlo Giuliani, col volto coperto da un passamontagna, raccoglie un estintore e, mentre sta per scagliarlo contro l’interno dell’abitacolo, viene raggiunto mortalmente da un proiettile esploso dal militare Mario Placanica.