Il 20 marzo 1991, a Marsiglia, il Milan gioca il ritorno dei quarti di Coppa dei Campioni. I rossoneri perdono e si ritirano dal campo per un riflettore spento.
Nella stagione 1990/91 il Milan inizia la quarta stagione sotto la direzione tecnica di Arrigo Sacchi. I rossoneri hanno perso lo scudetto tra forti polemiche ma hanno bissato il successo nella Coppa dei Campioni. Così, Baresi e compagni si presentano ai nastri di partenza pronti a vincere tutto.
Verso la fine di un ciclo
Il Milan di Sacchi chiude il cerchio con il bis in Supercoppa Europea e in Coppa Intercontinentale. In campionato la Sampdoria di Vialli e Mancini ha una marcia in più rispetto alle rivali. In Coppa dei Campioni i rossoneri eliminano il Bruges negli ottavi di finale.
La sfida ai francesi
Nel turno successivo, il sorteggio abbina il Milan all’Olympique Marsiglia. Il club di Tapie è pronto a sfidare i campioni in carica e nell’andata a San Siro costringono i padroni di casa (privi di Van Basten e Baresi) all’1-1. Un risultato scomodo in vista del ritorno.
20 marzo, il ritorno
Il 20 marzo 1991 è in programma il ritorno a Marsiglia. Queste le formazioni in campo al “Velodrome”:
OLYMPIQUE MARSIGLIA: Olmeta, Amoros, Di Meco, B. Boli, Mozer, Germain, Casoni, Waddle, Papin, Pelé, Fournier.
MILAN: S. Rossi, Tassotti, Maldini, Ancelotti, Costacurta, Baresi, Donadoni, Rijkaard, Agostini, Gullit, Evani.
Il gol dell’inglese
Il match vive lunghe fasi di tensione e nervosismo. Il Milan non trova il gol della qualificazione mentre i francesi badano a non concedere spazi e a colpire di rimessa. Al 75′, Abedi Pelè crossa dalla sinistra e dal lato opposto arriva Waddle che calcia al volo e batte Rossi.
Si spegne la luce…
Praticamente al 90′, dopo un’interruzione di gioco, un riflettore dello stadio si spegne. A questo punto, l’ad Galliani ordina alla squadra di lasciare il campo. La Uefa, per tutta risposta, decreta il 3 a 0 a tavolino a favore del Marsiglia e squalifica il Milan per un anno dalle coppe europee.
